LE ORIGINI DEI LONGOBARDI
LE ORIGINI DEI LONGOBARDI
Nel 569 il popolo dei Longobardi arriva nell’Italia nord orientale (Friuli) con carri, uomini, donne, animali.
Il nome Longobardi vuol dire: uomini con una lunga barba.
I Longobardi erano in Pannonia (Ungheria), quando i Longobardi arrivano in Italia hanno un re.
Il re dei Longobardi si chiama ALBOINO.
Il popolo dei Longobardi era diverso dai Romani.
Nel popolo dei Longobardi c’erano due gruppi di persone:
ARIMANNI: erano gli uomini liberi, erano soldati e erano ricchi, il lavoro degli Arimanni era la guerra. Quando vincevano una guerra diventavano ricchi.
SERVI: non erano uomini liberi, lavoravano per gli Arimanni.
I Longobardi non coltivano la terra, allevano i cavalli per la guerra.
Il popolo dei Longobardi è diviso in FARE, le fare sono dei gruppi di famiglie e nelle fare ci sono i DUCHI (i capi).
I duchi scelgono un re che è un capo militare.
La religione dei Longobardi prima era politeista (i Longobardi credevano a tanti dei), poi i Longobardi diventano cristiani ariani.
2. L’arrivo e lo stanziamento in Italia
Quando i Longobardi arrivano nel 569, l’Italia è un paese povero perché c’è stata una guerra fra i Bizantini e gli Ostrogoti, c’è stata la peste, molte persone sono morte, molte città sono povere.
L’Italia fa parte dell’Impero bizantino, ma l’esarca (il capo) non riesce a difendere tutta l’Italia.
I Longobardi vincono contro i bizantini e conquistano la Pianura Padana e la Toscana. Dei duchi longobardi conquistano Spoleto e Benevento, nell’Italia centro-meridionale.
I Longobardi non riescono a conquistare tutta l’Italia, l’Italia è divisa in due parti: la parte longobarda e la parte bizantina.
La capitale dei Longobardi è a Pavia.
La capitale dei bizantini è a Ravenna.
I Longobardi tolgono le terre ai cittadini romani che le avevano prima e i cittadini romani diventa uomini non liberi.
Molte terre non sono coltivate e nascono tante foreste, il commercio è poco e invece di pagare con le monete (soldi), i Longobardi pagano con altri prodotti (baratto).
Nel 572 il re Alboino muore, è ucciso (a farlo uccidere è sua moglie Rosmunda).
Per dieci anni i duchi longobardi non vogliono un altro re.
Nel 584 i duchi eleggono il re AUTARI, questo re è più forte dei duchi, e il regno longobardo
diventa più importante. Autari sposa Teodolinda. Lei è una principessa cattolica. Con il
matrimonio di Autari e di Teodolinda i Longobardi e i Romani sono meno divisi di prima.
Le trasformazioni della società longobarda
Dopo Autari diventa re Agilulfo, che sposa la regina Teodolinda.
Dopo Agilulfo diventa re ROTARI.
Rotari è un re importante perché nel 643 fa le leggi scritte. Le leggi scritte di Rotari si chiamano
EDITTO di Rotari.
Prima dell’Editto di Rotari i Longobardi non avevano leggi scritte, erano i capi delle fare (gruppi di
famiglie) che dicevano come si doveva punire chi aveva fatto un reato (un omicidio, un furto
eccetera).
Prima dell’Editto di Rotari c’era la FAIDA, la faida è la vendetta famigliare.( Per esempio: una
persona ruba a un’altra persona 10 maiali. La pena è questa: la famiglia di chi ha rubato deve dare
all’altra famiglia 10 maiali.
Altro esempio: una persona ha fatto del male a un’altra persona, un famigliare della vittima fa una
vendetta e fa del male a una persona della famiglia nemica.)
Con l’editto di Rotari non c’è più la vendetta famigliare, la faida, ma chi ruba o fa del male deve
pagare una multa (dei soldi o dei beni, ad esempio dei maiali).
Questa multa si chiama GUIDRIGILDO e in parte va al re, in parte alla famiglia della vittima.
Con l’Editto di Rotari il re ha più potere di prima.
Con Rotari e con i re che vengono dopo i Longobardi cambiano il loro modo di vivere.
I Longobardi sono divisi in due gruppi: uomini liberi e servi, ma un servo può anche diventare
libero se è molto bravo e un uomo libero può diventare servo se diventa povero o fa delitti gravi.
I Longobardi vivono di agricoltura, di caccia e di allevamento, l’agricoltura è meno ricca di quando
le terre erano dei Romani.
Nel 712 diventa re LIUTPRANDO, un re molto importante.
Anche Liutprando fa delle leggi scritte e in queste leggi lui mette anche delle leggi romane che non
c’erano nell’Editto di Rotari. Così i Romani e i Longobardi sono meno divisi di prima.
Quando Liutprando è re nelle terre dei Longobardi c’è più ricchezza, ci sono più commerci e torna
la moneta. (Per pagare un prodotto prima c’era il baratto. Cosa è il baratto? Il baratto è quando si
paga con un altro prodotto e non con la moneta)
Con Liutprando il potere del re diventa più grande perché Liutprando dice che è Dio che vuole il re.
Il re Liutprando vuole anche conquistare altre parti dell’Italia. Conquista alcune terre dei
Bizantini (Ravenna) e del Lazio.
In Lazio c’è Roma e ci sono le terre del Papa (il Patrimonio di san Pietro) e il Papa Gregorio
secondo non vuole perdere le sue terre. Liutprando si ferma e dà al Papa la terra di Sutri (una cittÃ
del Lazio).
Alcuni storici (persone che studiano la storia) dicono che con la donazione di Sutri nasce lo Stato
della Chiesa.
Dopo Liutprando diventa re ASTOLFO.
Il re Astolfo vuole conquistare il Lazio e il Papa Stefano secondo chiede aiuto al re del popolo dei
Franchi. Il popolo dei Franchi viveva in Francia.