L’assiuolo figure timbriche

L’assiuolo figure timbriche


FIGURE TIMBRICHE:

– Allitterazione : in fr ( quando dice “ un fru fru tra le fratte”), in i e s ( quando parla di “finissime sistri d’argento”) e in i (che afferma “ tintinni a invisibili porte”).

– Anafora : chiù (viene, infatti, ripetuto alla fine d’ogni strofa), sentivo (ripetuto nella seconda strofa, nei primi due versi è usato in senso fisico, dato che si riferisce a degli elementi, nel terzo è usato in senso psicologico, perché esprime un sentimento che il poeta prova).

– Onomatopea : “finissimi sistri d’argento“( perché riproduce il suono stridulo delle cavallette che assomiglia ai sistri, ovvero strumenti musicali utilizzati dagli egiziani nelle cerimonie sacre. Nel nostro caso sono utilizzate per un rito funebre), “chiù” (che riprende il suono naturale dell’assiuolo, perciò forma un onomatopea pura) e “fru fru di fratte” (che riprende il rumore proveniente dai cespugli).

FIGURE RETORICHE:

– Metafora : “alba di perla” ( il cielo assomiglia ad un alba di perla), “nebbia di latte“ (nebbia simile al latte), “un sospiro di vento” ( si paragona il vento ad un sospiro), “squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento” (si paragona il suono stridulo prodotto dalle cavallette, fregando le zampe posteriori, al suono prodotto dai sistri, strumenti musicali egiziani).

– Ipallage : “nero di nubi”.

– Sinestesia : “soffi di lampi”( vengono associate ai lampi silenziosi).

– Similitudine : “com’eco d’un grido che fu” ( paragona il sussulto alla voce ad un grido che gli evocava un dolore lontano).

– Antitesi : tra “nero e bianco”, infatti, Pascoli parla di “un nero di nubi “ e “nebbia di latte“.

– Doppio climax ascendente : riguarda il verso dell’uccello rapace:”chiù”, che passa da grido (nella prima strofa) a singhiozzo (nella seconda strofa), fino ad arrivare in fine ad un pianto di morte (terza strofa).

Il secondo invece riguarda la negatività che cresce da ogni strofa, che è legata alla percezione del poeta. Infatti, se analizziamo la poesia notiamo che gli elementi positivi contenute in essa diminuiscono da strofa in strofa; nella prima abbiamo quattro versi, nella seconda tre e nell’ultima solo due. Da tutto ciò notiamo che emergono sensazioni e riflessioni negative.


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