LA VENDETTA DI ULISSE

LA VENDETTA DI ULISSE

LA VENDETTA DI ULISSE


Espugnata troia, Ulisse, il più astuto dei greci, fa vela verso Itaca, ma prima di arrivarci vaga per dieci anni. Intanto, nella sua casa, i malvagi Proci fanno a gara per sposare Penelope, la regina. Sono convinti che Ulisse sia morto da un pezzo.

Ulisse arrivò alla reggia vestito da mendicante. Solo il suo vecchio cane, Argo, lo riconobbe. Con un ultimo sforzo agirò la coda per festeggiare il padrone, ma non riuscì a corrergli incontro e morì. L’eroe si asciugò furtivamente una lacrima ed entrò nella sua casa, dove ormai i Proci si comportavano da padroni. Superbi e sfacciati, insultarono e derisero Ulisse, che sembrava un vecchio.
L’eroe fremette per la voglia di rivelarsi e di affrontarli, ma i nemici erano troppo numerosi, occorreva pazientare. La sera stessa suggerì a sua moglie Penelope, che non l’aveva riconosciuto, di proporre ai Proci una gara: l’avrebbe vinta chi, tendendo l’arco di Ulisse, fosse riuscito ad attraversare con una freccia dodici anelli messi in fila. Quella notte Penelope non chiuse occhio: avrebbe preferito morire, piuttosto che scegliere uno sposo che non fosse il suo Ulisse…
Il giorno dopo era la festa di Apollo e i Proci banchettarono, scherzando e ridendo. Poi, uno dopo l’altro, si cimentarono a tendere il pesante arco, ma non riuscendoci s’infuriarono: “Se dimostriamo di essere più deboli di Ulisse tutti ci prenderanno in giro!”, si lamentavano. Si fece avanti il mendicante, dicendo di voler provare.
Qualcuno dei Proci sogghignò, vedendolo vecchio e apparentemente debole. Quando l’eroe senza sforzo tese l’arco, suo figlio Telemaco, che conosceva la sua vera identità, gli si mise al fianco, armato.
Le frecce, scagliate con grande precisione, colpivano uno dopo l’altro i più superbi dei Proci, mentre gli altri cercavano di fuggire terrorizzati. Ma i servi fedeli al re avevano chiuso tutte le porte. Terminata la strage, Euriclea, la nutrice di Ulisse, corse a chiamare Penelope, chiusa nella sua stanza. “Il tuo sposo è tornato!”, gridò. “E ti ha liberato dai Proci !”.