La storia dei Veneti dalle origini all’integrazione con i Romani

La storia dei Veneti dalle origini all’integrazione con i Romani

La storia dei Veneti dalle origini all’integrazione con i Romani


La popolazione dei Veneti, originaria dell’Illiria, si spostò in Italia in un epoca non precisata fra l’Età del ferro e l’Età del bronzo , occupando la zona costiera dell’Alto Adriatico da Aquileia fino alla foce del Po; il territorio occupato dai Veneti da loro prese il nome di Venezia.
Una leggenda collegava l’origine dei Veneti con Troia, basandosi sulla presenza di una omonima località nel golfo veneto e sugli “enetoi”, ricordati nell’Iliade come alleati dei troiani. Fu Erodoto a contrastare questo mito locale, riportando alla migrazione dall’Illiria la genesi del popolo veneto. Secondo Tito Livio i Veneti scacciarono dal loro territorio gli Euganei che prima di loro abitavano tutto il territorio compreso tra le Alpi e il mare.
La cronologia dello sviluppo della civiltà veneta si distingue in tre fasi: le origini di tipo villanoviano; la transizione compresa tra l’età del Bronzo e del Ferro; infine la fase dello sviluppo graduale che culmina nell’alleanza con i Romani.
L’arte veneta villanoviana si distinse ben presto da quella emiliana per la sostituzione dell’ossario ( benché rimanesse in uso l’incinerazione dei cadaveri), dei vasi bronzei decorati prima con motivi geometrici e successivamente con figure di animali e umane. Iscrizioni di lingua paleoveneta in un alfabeto simile a quello etrusco appaiono a partire dal VI secolo a.C. L’invasione dei celti nella regione compresa tra il Po e le Alpi , databile tra il VI e il V secolo condizionò la successiva evoluzione dei Veneti che al termine del conflitto contro gli invasori riuscirono a conservare i territori di Verona e Ateste, loro frontiere avanzate, mentre i Cenomani non si spinsero oltre la conquista di Verona. Successivamente i Germani con la loro invasione nelle valli della Carnia, della Carinzia, della Carniola misero a rischio la sicurezza dei Veneti che abitavano in pianura ma i Romani sconfissero nel 222 a.C. nella Gallia i Cisalpina i Celti. I Veneti sostennero i Romani nella battaglia e da questo momento ha luogo un alleanza cui i due popoli rimasero sempre fedeli e a cui si unirono anche i Cenomani. Nel 181 a.C: i Romani fondarono in territorio veneto la colonia di Aquileia, destinata a divenire un importante centro di collegamento commerciale e una piazzaforte difensiva contro le incursioni di carni, Iapodi e sopratutto Istri. Da qui mosse il console Aulo Manlio Vulsone nel 187 contro gli Istri, sterminandoli; stessa sorte toccò nel 129 a.C. ai Carni e agli Iapodi per opera di Caio Sempronio Tuditano. Aquileia a partire dalla guerra sociale ( 89 a.C) verrà configurata come municipium, mentre altre città venete come Padova e Vicenza in forza della Lex Pompeia assunsero lo status di colonie di diritto latino. Da quel momento i Veneti si integreranno definitivamente nella cultura latina risultando completamente romanizzati in età augustea.