LA SECONDA GUERRA MONDIALE
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Prima dello scoppio della guerra la tensione fra i vari stai era altissima. Invano si erano organizzati vari incontri fra i rappresentati delle maggiori potenze europee ma nulla poteva fermare le mire espansionistiche di Hitler. Una prima scintilla per lo scoppio della guerra fu offerta dalla questione austriaca. In Austria il cancelliere Dolfuss ava instaurato un governo autoritario. I nazisti tedeschi insieme a quelli austriaci assassinarono Dolfuss e tentarono un colpo di stato.Ma questo fallì per l’opposizione di Mussolini che invio ai confini con l’Austria alcune divisioni Italiane come monito per Hitler che prontamente condanno l’attentato. In seguito con l’asse Roma – Berlino Hitler ebbe il via libera ed annettete l’Austria. Dopo ave annesso l’Austria Hitler avanzo pretese su di una parte del territorio cecoslovaccho abitata in prevalenza da popolazioni tedesche e senza aspettare il consenso la occupo’ annettendola al reich. Hitler sottoscrisse, inoltre, un patto di non aggressione con la Russia di Stalin che va sotto il nome di patto Ribbentrop – Molotov. Contemporaneamente l’Italia occupo’ l’Albania che gia’ in precedenza era protettorato italiano ed aggredì l’Etiopia.
Durante tutti questi avvenimenti le democrazie occidentali, Inghilterra e Francia, non si opposero energicamente, portando avanti una politica di acquiescenza (appeasement) e riconoscendo le annessioni tedesche.
Quando Hitler occupo’ la Polonia, che fu spartita con la Russia, scoppio’ la Guerra. La Francia e l’Inghilterra dichiararono guerra alla Germania aspettando un’altra guerra di trincea (a tal proposito la Francia costruì la linea Maginot) mentre Hitler aveva previsto una “guerra lampo”. L’inizio della guerra sembro’ dar ragione ad Hitler che dopo avere conquistato il Belgio e l‘Olanda, violandone la neutralita’, in breve tempo conquisto la Francia che fu sottoposta a meta’ sotto occupazione ed in quell’altra meta’ fu istituito un governo fantoccio, la repubblica di Vichy che firmo’ l’armistizio (una parte dell’esercito francese guidata dal generale De Gaulle si rifugio’ in Inghilterra da dove forniva appelli al popolo francese invitandolo a resistere). L’Italia inizialmente non prese parte al conflitto, lamentando l’impreparazione dei soldati, e si dichiaro’ non – belligerante. Dopo i rapidi successi dell’alleato Mussolini decise allora di entrare in guerra e attacco’ la Francia gia’ stremata, la Grecia e l’Inghilterra in Africa. La guerra mise in mostra l’impreparazione dell’esercito italiano che subì numerose sconfitte e non cedette solo per l’appoggio degli alleati tedeschi. All’Inghilterra rimasta sola Hitler offri una pace in cambio del riconoscimento dei territori occupati ma Winston Churchill rifiuto’ dichiarando di voler proseguire la guerra fino alla resa incondizionata. Contro l’Inghilterra Hitler progetto l’invasione con l’operazione leone marino. L’Inghilterra fu vittima di numerosi bombardamenti da parte dell’aviazione nazista (V1 e V2) e riporto’ numerosi danni; ciononostante non si arrese. A sostegno dell’Inghilterra si erano schierati gli U.S.A. guidati dal Presidente Rooosvelt, che anche se non intervenivano direttamente con uomini inviavano aiuti e rifornimenti.
Le mire di Hitler si spostarono allora alla Russia di Stalin con l’operazione Barbarossa. Dopo una serie di rapidi successi iniziali che portarono l’esercito tedesco fino alle soglie di Mosca, le armate del reich furono fermate dall’inverno russo e dalla guerriglia dei soldati dell’armata rossa e furono costretti a ripiegare. Questa fu la prima significativa sconfitta subita da Hitler. La guerra arrivo’ ad una svolta con l’entrata ufficiale in guerra degli U.S.A. a fianco dell’Inghilterra. Gli americani entrarono infatti in guerra in seguito all’attacco subito a sorpresa dai giapponesi alla flotta di Pearl – Harbour che porto’ alla distruzione di gran parte della flotta americana. L’entrata in guerra degli U.S.A. non porto’ ad un immediata svolta nella guerra a causa dell’imponente macchina bellica della Germania. I tre esponenti dell’antinazismo si incontrarono varie volte a Casablanca, a Teheram ed a Jalta dove decisero di continuare la guerra con il principio della resa incondizionata. Si decise un primo sbarco in Sicilia ed un successivo sbarco in Normandia. Allo sbarco in Sicilia la popolazione non oppose resistenza ed anzi accolse gli alleati come dei liberatori. Il regime si era, infatti, alienato le simpatie della popolazione a causa delle numerose sconfitte. Durante una seduta del gran consiglio questi, sostenuto da Grandi e Ciano, si oppose al Duce. Il Duce fu convocato dal re che gli revoco’ l’incarico e lo fece arrestare. Il nuovo governo fu affidato a Badoglio che tradì l’alleanza tedesca schierandosi con gli alleati e gettando il paese e l’esercito in un stato di generale confusione. Intanto il Duce venne liberato dalla prigionia del Gran Sasso dai paracadutisti tedeschi e fu portato a Salo’, dove sotto la protezione tedesca sorse il nuovo governo della repubblica sociale italiana (R.S.I.). Il paese si trovo’ così diviso in due: a nord la R.S.I. sotto la protezione tedesca ed a sud il governo monarchico sotto la protezione degli alleati. La Germania inizia intanto a dare i primi cenni di resa. Gli alleati sbarcarono in Normandia e liberarono la Francia attaccando il reich da ovest mentre i russi incalzavano da est. Stretto su due fronti Hitler come disperato tentativo di difesa mando’ in campo vecchi e bambini ma cio’ non sortì nessun effetto. Mentre Berlino veniva invasa dai Russi Hitler si tolse la vita asserragliato in un Bunker.
Da li a paco cadde anche la Repubblica di Salo’ e lo stesso Mussolini fu catturato e ucciso mentre tentava di fuggire in Svizzera. Ma la guerra continuava in oriente dove il Giappone non intendeva arrendersi. Truman, succeduto a Roosvelt, decise allora di impiegare la bomba atomica per porre fine al conflitto: e così fu.