LA SALUTE DI AUGUSTA

LA SALUTE DI AUGUSTA

La coscienza di Zeno


E’ la parte iniziale del VI capitolo ed e dedicata alla moglie e all’amante. Ci descrive come ha fatto a sposare Augusta, praticamente racconta i suoi primi anni di matrimonio.

Questo brano è famoso perché ci racconta della salute della moglie e Zeno spera di diventare come lei.

Lei è il prototipo del borghese, tanto più che questo matrimonio è felice e dal quale nascono due figli perciò Zeno ritiene di avere “raggiunto” una certa pace.

Ha raggiunto una condizione di patriarca, trova un ruolo all’interno della società e della famiglia, tutto questo grazie ad Augusta che è realmente molto dolce. Ma in realtà le cose non stanno così come Zeno le racconta. Già dal viaggio di nozze c’è qualcosa di strano, lui ha delle persecuzioni (paura di essere derubato, di morire, ecc.) che servono solo a giustificare la gelosia per la moglie (potrebbe arrivare ad ucciderla se lo tradisse). Se lui dovesse morire, pensa, qualcuno si godrebbe la moglie.

In realtà lui odia la «sanità borghese» della moglie che gli ricorda la assennatezza del padre, sotto sotto prova un senso di fastidio per lei.

Più osserva la tranquillità della moglie e più gli sembra una malattia, lui ha questo forte desiderio di integrazione, dovrebbe essere un vincente (ha raggiunto il successo). Ma per quanto si sforzi, Zeno non riesce ad entrare fino in fondo in quel ruolo e nel momento stesso in cui rimpiange la sua possibilità di essere “normale”, svela indirettamente tutta la meschinità e la stupidità di quel mondo borghese da cui si sente escluso.

Si giustifica dicendo che sono gli altri ad essere ammalati mentre lui è sano.

Tra Svevo e Joice era nata un’amicizia e i loro modi di scrivere avevano delle forti analogie. La critica ha dimostrato che il flusso di coscienza di Joice non è stato utilizzato da Svevo. Infatti il romanzo di Svevo è basato su un forte intreccio di pensieri ma in lui notiamo che il pensiero è controllato, razionale, mentre nei romanzi di Joice il pensiero fluisce liberamente.