LA QUARTA CROCIATA
LA QUARTA CROCIATA
1198 Papa Innocenzo III chiama alla crociata dei poveri
1199 Il ventiduenne nobile francese Teobaldo di Champagne e Bonifacio di Monferrato prendono la croce e raccolgono un esercito
1201 Morte di Teobaldo di Champagne
1202 Bonifacio II di Monferrato e Baldovino IX di Fiandra conducono la quarta crociata. Una delle più drammatiche e infide spedizioni. L’esercito parte da Venezia su navi noleggiate presso la città medesima e ai crociati, non essendo in grado di pagare le spese di trasporto, viene proposto dal doge veneziano, per estinguere il debito, di andare a riconquistare la città cristiana di Zara.
1203 (inizio) La crociata viene deviata su Costantinopoli.
1203 (aprile) Partenza per Costantinopoli, nonostante le forti opposizioni in seno all’esercito. 1204 I crociati prendono e saccheggiano Costantinopoli, l’ imperatore Alessio III fugge e si reinsediano Isacco II e il figlio Alessio IV.
1204 (gennaio) Isacco II e AlessioIV vengono assassinati prima che abbiano pagato il debito crociato.
1204 (aprile) Secondo assalto e conquista della città. Devastazione e saccheggi.
1204 (16 maggio) Baldovino IX di Fiandra incoronato imperatore di Bisanzio in Santa Sofia. Fondazione dell’Impero latino d’Oriente (1204-1261).
La QUARTA CROCIATA (1202-1204) – Alla fine del XII sec., Papa Innocenzo III bandì la quarta crociata, cercando di approfittare della morte di Saladino (1193). Alla spedizione, diretta non solo verso Oriente, ma anche verso i paesi baltici, parteciparono i feudatari francesi, italiani e tedeschi (questi ultimi furono i soli quelli del Baltico). Essi decisero di partire da Venezia per servirsi della sua flotta: l’intenzione era quella di conquistare Gerusalemme dopo aver occupato l’Egitto. Ma Venezia, che aveva ottimi rapporti commerciali con gli egiziani, riuscì a dirigerli con l’inganno contro la rivale Bisanzio. I crociati, infatti, che non avevano denaro sufficiente per pagare il viaggio, accolsero la proposta di prestare aiuto ai veneziani per la conquista della città di Zama, appartenente al re cattolico d’Ungheria.
Indignato, Innocenzo III scomunicò i crociati, ma subito dopo concesse il perdono nella speranza che muovessero contro i turchi. I crociati così si diressero verso Costantinopoli, ma qui incontrarono la resistenza della cittadinanza, che non ne voleva sapere dei latini. L’imperatore deposto venne rimesso sul trono senza spargimento di sangue, poiché il fratello usurpatore era fuggito dalla città. Ma i crociati pretesero che accanto all’imperatore fosse nominato con lo stesso titolo anche il figlio, il quale naturalmente aveva intenzione di mantenere fede agli impegni contratti a Zara. Soprattutto con Dandolo, l’ultranovantenne doge veneziano, che aveva fornito a credito il nolo delle navi per il viaggio, pattuito una somma ben precisa e stabilito precisi privilegi.
I crociati per motivi commerciali decisero di vendicarsi: irruppero nella città e per tre giorni la saccheggiarono orrendamente, proclamando l’Impero latino d’Oriente, dimenticandosi del tutto la spedizione contro Gerusalemme.
L’impero latino inizia a crollare del tutto nel 1261, sotto l’urto dei Bulgari e degli Slavi oltre che degli stessi ultimi incapaci governanti bizantini; questi ultimi aiutati dai genovesi, ma anche dai barbari che prima combattevano.
Bisanzio in seguito. si libererà dei latini, sopravviverà per altri 200 anni, ma non tornerà più al suo antico splendore. I Turchi oltre che conquistarla, ne faranno la capitale del loro Stato.
LA QUARTA CROCIATA