LA PRIMA CROCIATA RIASSUNTO

LA PRIMA CROCIATA RIASSUNTO

LA PRIMA CROCIATA RIASSUNTO


All’appuntamento dato da Urbano alla civilità Cristiana in quel di Bisanzio si presentarono in molti: il primo ad arrivare fu Ugo di Vermandois, il fratello più giovane del re di Francia, che giurò ad Alessio che tutti i territori conquistati sarebbero tornati all’Impero. Lui fu entusiasta di pronunciare questo giuramento, al contrario non lo furono per nulla Goffredo, Eustachio e Baldovino, discendenti del Duca di Lorena che comunque la Domenica di Pasqua del 1097 giurarono e partirono attraverso l’Asia. Per ultimi arrivarono e giurarono Boemondo di Taranto, Raimondo di Tolosa e Roberto di Normandia. Per raggiungere la Sacra Città i Crociati prevedevano di impiegare circa 5 settimane: la loro previsione si rivelò sbagliata….. Sarebbero stati a gerusalemme dopo 2 anni.


La spedizione si componeva di un centinaio di migliaia di uomini: la più grande massa di armati che l’Europa avesse mai visto dalle invasioni barbariche in poi. Questi uomini viaggiavano coperti di ferro in un clima micidiale e ciò costò ingenti perdite, ma le lunghe lancie e la possente cavalleria feudale si imposero all’avversario in modo tale da aprire il passo ai Crociati attraverso l’Asia Minore. Un contingente guidato da Baldovino di Fiandra si staccò a questo punto dal grosso per recarsi in soccorso delle popolazioni Cristiane dell’Armenia, conquistando la città di Edessa, alle soglie della Mesopotamia. Questa era una delle più importanti città cristiane dell’Armenia e Baldovino ne assunse il governo con il titolo di conte. Raimondo di Tolosa strinse d’assedio la città di Nicea, capitale e sede del Sultano Kilij Arslan che, in cambio della sopravvivenza sua e dei suoi uomini, consegnò la città nelle mani dell’imperatore Alessio. Fu fatale per il Sultano l’errore di valutazione compiuto nell’attendere le truppre della crociata: memore della spedizione dei pezzenti sottovalutò le potenze messe in campo dall’appello di Papa urbano II e fu costretto a cedere. Baldovino conquistò anche la città di Antiochia e la diede in feudo a Boemondo di Taranto.La grande città di Antiochia era una icona nella storia Cristiana: in questa città i Santi Pietro e Paolo stabilorono la prima Comunità Cristiana e la vera parola “Cristiana” fu inventata qui. Era anche una città che controllava il passaggio dall’Asia Minore alla Siria e che quindi era molto importante per i Crociati. Ma i suoi muri di cinta si estendevano per 25 miglia e su questo immenso perimetro si trovavano 400 torri di guardia: i Crociati assediarono la città per 4 mesi prima di riuscire ad entrarvi con l’inganno, corrompendo una guardia a lasciar entrare alcuni guerrieri. Nel loro stile una volta entrati massacrarono tutti gli abitanti commettendo atrocità di diverso tipo; alcuni documenti di parte Turca contemporanei agli avvenimenti accusano i crociati addirittura di cannibalismo. Intanto Raimondo di Tolosa era ripartito verso Gerusalemme con i suoi Crociati ma nel frattempo aveva perso l’appoggio di Bisanzio: i rapporti fra la cultura Europea e quella Bizantina non erano mai stati facili, così quando la città di Antiochia fu data ad un principe di una dinastia Normanna, nemico dell’Impero Bizantino, la situazione precipitò ed indusse Alessio ad interrompere l’apporto di viveri nei confronti dei Crociati (vedi “LE CROCIATE E LE REPUBBLICHE MARINARE”).

Comunque la Crociata andò avanti e il 7 Giugno 1099 giunse alle porte di Gerusalemme. Il viaggio Crociato fu così lungo che nel frattempo qualcuno aveva già liberato Gerusalemme dal dominio Turco: si trattava dei pincipi arabi Fatimidi dell’Egitto. Il loro dominio sulla Città Santa non era oppressivo come quello Turco ed i loro rapporti con i Cristiani potevano considerarsi buoni: ma i Crociati questo non lo potevano sapere. Il Governatore Egiziano di Gerusalemme Iftikhar al-Duala appena informato dell’arrivo imminente delle truppe nemiche ordinò alcune mosse controffensive come per esempio tagliare gli alberi per rallentare l’avanzamento sulle strade; ma la sua vera preoccupazione era la potenza umana al suo cospetto: in quel momento poteva solo comandare una cavalleria Araba ed un contingente di arcieri Sudanese mentre il Visir d’Egitto gli aveva promesso rinforzi per la fine di Luglio. Ma bastarono il 15 Luglio 1099 2 uomini di Goffredo di buglione per forzare i cancelli della Città e permettere ai Crociati di entrare e di compiere un massacro inaudito. Uomini, donne e bambini furono ucisi, bruciati vivi e sterminati nel nome di Dio: la conquista Turca non aveva procurato nemmeno una minima parte di questi problemi all’intera popolazione. Le strade furono inondate di sangue e fuore dalle mure si costruivano piramidi di corpi umani uccisi. Infine fu anche distrutto l’esercito inviato dall’Egitto nella battaglia di Ascolana. In questo modo, l’intera Terra Santa restava nelle mani degli Occidentali che imposero le loro istituzioni crendo una serie di staterelli feudali uniti tutti sotto il Regno di Gerusalemme attribuito a Goffredo di Buglione. Ma il Papa Urbano II non venne mai a conoscienza della liberazione della Città Santa: infatti perì pochi giorni prima. Stessa sorte, anche se a un anno di distanza, raggiunse Goffredo, il Protettore di Gerusalemme che lasciò il titolo a l fratello Baldovino che però si comportò molto più da re piuttosto che da protettore.


GLI STATI CROCIATI

Alla fine della Prima Crociata nel 1099 le terre catturate dagli invasori Cristiani furono separate in 4 stati Crociati: la Contea di Edessa, il Principato di Antiochia, la Contea di Tripoli, il Regno di Gerusalemme. Nessuno di questi territori era particolarmente sicuro in quanto sempre impegnato in battaglie di diverso genere.


Per sopperire alla mancanza di difensori si istituirono degli speciali ordini religiosi detti ordini monastico-cavallereschi, i cui membri, oltre ai voti consueti di tutti i monaci, aggiunsero quello di combattere contro gli infedeli. In particolare sono 3 gli ordini più famosi:

-I cavalieri di Malta, nati nel 1099 con lo scopo di ospitare e curare i pellegrini Cristiani a Gerusalemme, appena conquistata dai crociati: per questo motivi i membri sono anche detti ospitalieri. Nel giro di una ventina d’anni però l’ordine si trasforma in una organizzazione di monaci guerrieri, per fare argine alla pressione Saracena. Ci riusciranno combattendo per quasi due secoli, con vittorie leggendarie e sanguinose sconfitte: per un mese nel 1190 a San Giovanni d’Acri terranno testa in poche centinaia a 160000 Saraceni; a Rosi, nel 1522, in 300 si opporrano per 6 mesi ai 200000 uomini di Solimano II, e quindi si arrenderanno ai Turchi rendendo loro l’onore delle armi. Nel 1530 i cavalieri ebbero in dono da Carlo V l’isola di Malta, e la trasfromarono in una roccaforte inespugnabile. Oggi l’ordine dei cavlieri di Malta ha sede a Roma, ed ha una personalità giuridica internazionale: i cavalieri hanno propri passaporti, una targa automobilistica nazionale (SmoM, sovrano militare ordine di Malta), ed il loro gran Maestro è considerato un capo di Stato

-I Templari, erano anch’essi monaci e cavalieri. Il loro ordine fu fondato nel 1119 (con le regole fissate da San Bernardo) con lo scopo di proteggere le vie di comunicazine con la Terra Santa e custodire luoghi come il Calvario o il Santo Sepolcro. Come gli ospitalieri si distinsero per la quasi disumana disciplina che li regolava e per la ferocia e determinazione in battaglia (gli Arabi li chimavano anche diavoli bianchi), con una differenza: i Templari risiedevano stabilmente in Terra Santa, e dunque ebbero modo non solo di combattere gli infedeli, ma anche di approfondire la loro conoscenza, integrando in qualche modo le due culture. Quando Gerusalemme cadde definitivamente, i cavalieri trasferirono in Europa la loro potenza (e le loro ricchezze), al punto di infastidire notevolmente i regnanti. Così furono dapprima perseguitati e poi definitivaente sterminati da Filippo il Bello, re di Francia. Nel 1312 Papa Clemente V soppresse formalmente l’Ordine che tuttvia ancora oggi raccoglie proseliti in tutto il mondo.

I cavalieri Teutonici, il cui ordine fu fondato sempre a Gerusalemme nel 1128, per proteggere i pellegrini. Ma dopo la caduta di San Giovanni d’Acri se ne accentuòil carattere militare, e l’organizzazione fu modellata su quella Templare. Le loro crociate i Teutonici le effettuarono anche nel Nord Europa e contro le tribù del Baltico. Con propie armate e con propri architetti fondarono tutte le città Baltiche (da Riga a Koenigsberg), combatterono i Mongoli ed instaurarono nell’odierna Prussia un ordine spesso retto dal terrore. Il loro declino ebbe inizio nel ‘400 e si compì nel giro di un secolo, anche in seguito alle contraddizioni portate dalla riforma Luterana, che spazzò in due il mondo della Cristianità. L’ordine è comunque ancora oggi riconosciuto dalla Santa Sede.

/ 5
Grazie per aver votato!