LA PESTE DI ATENE

LA PESTE DI ATENE

LA PESTE DI ATENE


Allo scoppio delle ostilità, nel 431, Atene ha i suoi punti di forza nella flotta forte di 300 triremi e ben addestrata e su abbondanti risorse finanziarie ammontanti a 6000 talenti ,appartenenti al tesoro della Lega di Delo che consentono per un lungo periodo di evitare tassazioni straordinarie. Sul piano militare si contano 13.000 opliti , 16.000 militi delle forze di difesa territoriale e 1200 cavalieri. Sparta ha scarse risorse finanziarie ma dispone di ben 40.000 opliti. Fra i suoi alleati, solo Corinto ha una flotta di qualche entità, mentre i Beoti forniscono una cavalleria di grande valore. Pericle vuole sfruttare la superiorità navale e finanziaria,con una guerra di logoramento evitando la battaglia campale trasformando Atene in un’isola imprendibile da terra e approvvigionata dal mare. Lascia l’Attica spopolata alla mercé del nemico, aggredendo il nemico sul mare: ma Sparta resiste meglio del previsto. La situazione precipita per Atene a causa dello scoppio della cosiddetta “peste” (430), che si diffonde per il sovraffollamento della città, decimando la popolazione. Il malcontento si diffonde ;Pericle muore anch’egli del morbo nel 429. Gli Spartani rinunciano temporaneamente . Platea, tradizionale alleata d’Atene, cade dopo un assedio biennale, e Lesbo minaccia di disertare la Lega di Delo, scatenando la feroce reazione degli Ateniesi che massacrano la popolazione di Mitilene e ne radono al suolo le mura.


LA PESTE DI ATENE

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