LA NOTTE DEI CRISTALLI E LA SOLUZIONE FINALE

LA NOTTE DEI CRISTALLI E LA SOLUZIONE FINALE

Oggi parliamo di due momenti fondamentali che si sono svolti durante la seconda guerra mondiale: la cosiddetta “notte dei cristalli” e la soluzione finale. 

Obiettivo dichiarato del regime nazista prima della seconda guerra mondiale era spingere gli ebrei all’emigrazione. Nel novembre 1938, in seguito all’assassinio a Parigi di un diplomatico tedesco da parte di un giovane ebreo, in Germania furono incendiate tutte le sinagoghe, infrante le vetrine dei negozi di proprietà ebraica e arrestate migliaia di ebrei. La notte dei cristalli convinse molti ebrei tedeschi e austriaci ad abbandonare il paese senza ulteriori indugi; centinaia di migliaia di persone trovarono rifugio all’estero, ma altrettante si videro costrette o scelsero di rimanere.

Dal settembre 1941 gli ebrei tedeschi furono costretti a indossare fasce recanti una stella gialla; nei mesi seguenti decine di migliaia di ebrei furono deportate nei ghetti in Polonia e nelle città sovietiche occupate. Si realizzarono i primi campi di concentramento, strutture concepite appositamente per eliminare con il gas le vittime deportate dai ghetti vicini (300.000 dal solo ghetto di Varsavia). Bambini, vecchi e tutti gli inabili al lavoro venivano condotti direttamente nelle camere a gas; gli altri invece erano sfruttati per un certo periodo in officine private o interne ai campi e poi eliminati.

Il trasporto delle vittime nei campi di sterminio avveniva generalmente in treno; la polizia pagava alle ferrovie di stato un biglietto di sola andata di terza classe per ciascun deportato; se il carico superava le 1000 persone, veniva applicata una tariffa collettiva pari alla metà di quella normale. I treni, composti da vagoni merci sprovvisti di tutto, persino di buglioli e prese d’aria, viaggiavano lentamente verso la destinazione e molti deportati morivano lungo il tragitto. Principali punti di arrivo in Polonia erano Kulmhof, Belzec, Sobibor, Treblinka, Lublino e Auschwitz. Quest’ultimo era il più grande tra i campi di sterminio; vi trovò la morte oltre un milione di ebrei, molti dei quali furono prima usati come cavie umane in esperimenti di ogni tipo. Per una rapida eliminazione dei corpi, nel campo vennero costruiti grandi forni crematori. Nel 1944 il campo fu fotografato da aerei da ricognizione alleati a caccia di obiettivi industriali; i successivi bombardamenti eliminarono le officine ma non le camere a gas.