LA CULTURA E LA POETICA DI ITALO CALVINO

LA CULTURA E LA POETICA DI ITALO CALVINO


Il metodo:

La cultura di Calvino presenta degli elementi costanti, rappresentati dall’interesse per le scienze e dalla tendenza illuministica alla chiarezza e all’esattezza. L’illuminismo di Calvino è un metodo che fa ricorso all’analisi razionale per dominare la complessità di una realtà che appare sempre più labirintica e insondabile.

Questo metodo può perciò combinarsi con la fantasia, considerata dall’autore come una combinazione razionale di elementi, piuttosto che come un criterio d’indagine irrazionale.

Calvino fa dunque uso d’una scrittura dai caratteri neoclassici, chiara, nitida, esatta e precisa.

 La poetica:

Nella prima fase (neorealistica) egli afferma il carattere collettivo e spontaneo del movimento neorealista, ma anche l’esigenza sperimentale di creare un nuovo linguaggio. Perciò l’autore sostiene di essere rimasto estraneo a qualsiasi intento documentario e oratorio, come dimostra la narrazione della resistenza, effettuata in maniera picaresca e fiabesca.

Nella seconda fase (realistica e fantastico-allegorica) Calvino, pur accettando ancora una letteratura educativa e basata su un impegno morale, rifiuta ogni compito documentaristico e ogni poetica di partito. L’autore crede ancora nella possibilità di studiare razionalmente la complessità della vita senza farsene travolgere e mantenendo l’idea di un impegno morale volto a trasformare la realtà.

Nella terza fase (scientifica) egli, interessato alla semiotica, ha sostenuto l’idea che l’ambito linguistico abbia soppiantato e sostituito la realtà. In questo periodo l’autore concepisce il romanzo come un meccanismo chiuso in sé, che vari secondo le possibili combinazioni delle parole che lo compongono.

Nella quarta fase (postmoderna) Calvino considera ormai perduta la “sfida al labirinto”, allontanandosi, in questo modo, dalle speranze e dalla fiducia del passato. L’autore si avvicina allora al postmoderno, accettandone vari motivi e problematiche culturali.