LA CRISI DEL TRECENTO RIFLESSIONI

LA CRISI DEL TRECENTO RIFLESSIONI

Questioni ed elementi di riflessione

 

  1. Concetto di crisi: nel corso del secolo assistiamo alla crisi dell’universalismo politico e religioso, mentre rivolte sociali indicano chiaramente elementi di sgretolamento del tradizionale ordinamento sociale. Si parla anche di una crisi economica, rispetto alla quale le forze produttive rispondono con una ristrutturazione dei processi produttivi. Grandi trasformazioni avvengono anche nell’ambito delle arti, della musica, della cultura in generale. Alla luce di queste riflessioni, possiamo dire che la parola “crisi”vede arricchito il suo campo semantico?

 

  1. La diffusione della peste in ripetute epidemie produce un significativo crollo demografico e genera un generale sentimento di paura e di inquietudine. L’esperienza della peste viene elaborata, talvolta, come punizione divina per la rottura dei vincoli di fedeltà operata dagli uomini. Gli uomini hanno cioè osato mettere in discussione l’ordine divino del mondo e, per questo, pagano con questa terribile malattia. Questo tipo di elaborazione ci autorizza a pensare che gli uomini del tempo abbiano una certa consapevolezza dei cambiamenti profondi che il loro mondo sta vivendo?

 

 

  1. Tema della marginalità– Evoluzione semantica del termine “pauper”. Dopo il significato di povero /debole socialmente- povero/ colui che rifiuta l’attaccamento ai beni materiali- povero assume progressivamente il significato di “emarginato”. Il fenomeno della marginalità come elemento di disturbo dell’ordine sociale comincia a farsi sentire in modo consistente proprio nel momento della crisi del mondo medievale: si sviluppa il sentimento della paura del diverso, verso cui timori e diffidenze aumentano.

 

  1. Lo stesso fenomeno della peste porta spesso ad acuire la condizione di emarginazione delle comunità ebraiche, non di rado fatte oggetto di massacri e persecuzioni, motivati da una presunta responsabilità nello sviluppo del morbo.

 

 

  1. Evoluzione della guerra: dall’attività del cavaliere al mestiere delle armi.Esitono già le compagnie di ventura grazie alle quali l’esercizio delle armi comincia e diventare una professione.Trasformazioni delle strutture degli eserciti indicano trasformazioni in atto nella società.La Guerra dei CentoAnni vede lo scontro tra un esercito, quello francese, ancora segnato da un preponderanza della cavalleria, ed un altro, quello inglese, nel quale il ruolo di fanti ed arcieri indica una partecipazione più significativa dell’elemento popolare all’attività delle armi.

 

  1. Crisi dell’ordine ed affermazione dell’idea di frattura, di molteplicità, di contrasto insanabile: il pensiero filosofico prende progressivamente le distanze dalla metafisica dell’analogia entis, mentre grandi rivoluzioni avvengono nell’universo delle attività umane. La nascita della polifonia nell’universo della musica può essere considerata una delle trasformazioni più radicali avvenute nella storia della cultura occidentale