LA BIMBA E LA BAMBOLA DI ADA NEGRI

TESTO

La bimba aveva una bambola
in braccio. Giocava così,
presso una forra. La bambola
ad un tratto le cadde, sparì
fra i rododendri e le salvie
fra i sassi dell’erto burrone.

La bimba fu li lì per piangere,
(racconta così la canzone).
Ma poi pensò: “Se a riprenderla
andassi?”.

E per la china aggrappandosi
ai massi e agli arbusti spinosi,
ella discese, coi riccioli
al vento, coi piè sanguinosi.

Trovò nel fondo la bambola,
le chiese: “Ti sei fatta male?”.
La baciò tutta cullandola,
facendole al petto guanciale:
poi dalla forra, com’eravi
calata, salire tentò.

…Invano, oh invano la piccola
da morte il suo bene salvò.

PARAFRASI DISCORSIVA

La poesia di Ada Negri, intitolata “La bimba e la bambola”, racconta la storia di una bambina che gioca con la sua bambola vicino a una forra. Ad un certo punto, la bambola le cade e scompare tra i rododendri e le salvie, finendo sul fondo dell’erto burrone. La bambina piange per la perdita della sua amata bambola, ma poi decide di scendere lungo la ripida discesa per cercarla. Lungo il cammino, la bambina si fa male ai piedi e si graffia con gli arbusti spinosi, ma alla fine raggiunge la bambola e la trova illesa. La prende in braccio e le chiede se sta bene, la bacia e la culla come se fosse una bambina vera. Successivamente, la bambina cerca di risalire la forra con la bambola in braccio, ma cade e muore, nonostante i suoi sforzi per salvare il suo bene più prezioso.

In questa poesia, Ada Negri esprime la purezza e l’innocenza dell’infanzia, mostrando come la bambina sia disposta a rischiare la propria vita per salvare la sua bambola, dimostrando un grande amore e attaccamento per essa. La poesia rappresenta anche la vulnerabilità dell’infanzia, che può essere facilmente ferita e che ha bisogno di protezione. Infine, la poesia sottolinea la fragile linea tra la vita e la morte, mostrando come la bambina, nonostante la sua buona volontà, non sia riuscita a superare l’impervio burrone.