Intellettuali tra conformismo e opposizione

Intellettuali tra conformismo e opposizione

Gli intellettuali tra conformismo e opposizione
Il rapporto tra intellettuali e princeps si fece in questo periodo sempre più difficile e critico. Negli anni tra il regno di Tiberio e Nerone, fun sempre più difficile per gli intellettuali difendere la propria autonomia rispetto alle esigenze del potere: i conformisti furono apertamente schierati con il principe e lo adularono senza remore (non erano dei veri artisti); gli oppositori furono vittime della repressione.
La letteratura prodotta nell’età giulio-claudia è definita ”argentea” perchè non produsse i grandi capolavori del periodo augusteo. Gli intellettuali provenivano dalla provincia (come Seneca) e gli imperatori non riuscivano a coinvolgerli nel loro programma politico.
L’oratoria si ridusse a pure esercitazioni di stile e di eloquenza (declamazione) essendo venuta meno la libertas che ne costituiva l’elemento principale. Fiorirono molte scuole di retorica ove gli allievi si esercitavano con le declamationes nelle forme delle controversiae (risolvere in due modi) e suasoriae (convincere). Nel campo della filosofia dominava il pensiero stoico (basato sulla virtù e reagiva all’epicureismo) che divenne espressione della fronda senatoria nei riguardi del princeps (libertà interiore e saggio).

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