INSUFFICIENZA CARDIACA
INSUFFICIENZA CARDIACA
Condizione fisiopatologia in cui il cuore non è in grado di pompare una qt di sangue adeguata alle richieste metaboliche dell’organismo o può essere in grado di farlo solo a discapito di pressioni di riempimento ventricolare elevate.
ACUTA: edema polmonare acuto, shock cardiogeno
CRONICA
Incidenza: 0,4-2 % nella popolazione europea
L’incidenza aumenta con l’età.
È la principale causa di ospedalizzazione e di disabilità.
Eziologia:
– cardiopatia ischemica: 40 %
– ipertensione polmonare: 15 %
– cardiomiopatie dilatativi: 15 %
– cardiopatia valvolare: 15 %
Esame obiettivo:
– Esame generale: dispnea, iperattivazione adrenergica, stato di nutrizione
– Segni vitali: polso, PA, respiro, TC
– Turgore giugulare, edemi, versamento ascitico.
Insufficienza cardiaca: clinica
– dispnea
– tosse
– astenia
– oliguria e nicturia
– edema
– sintomi gastroenterici
– dolori toracici
– sintomi cerebrali e psichiatrici
PRESSIONE ARTERIOSA: misurazione in clino e in ortostatismo
POLSO ARTERIOSO: FC (tachicardia), caratteristiche del polso (irregolare, alternante, ecc)
RESPIRO: frequenza (tachipnea, respiro periodico)
TEMPERATIRA CORPOREA: febbre inferiore a 38°
Quando sospettare un’insufficienza cardiaca:
SINTOMI
– Dispnea da sforzo e a riposo
– Ortopnea
– Dispnea parossistica notturna
– Edemi declivi
– Oliguria
– Stanchezza
– Palpitazioni
SEGNI CLINICI
– aumento della pressione venosa centrale
– rumori da stasi polmonare
– edemi declivi
– versamenti pleurici e ascite
– pallore, cianosi fredda della cute, sudorazione
– tachicardia
INSUFFICIENZA CARDIACA:
Classificazione secondo la New York Heart Association (NYHA)
– Classe I: nessuna limitazione, l’attività fisica abituale non provoca astenia, dispnea, palpitazioni.
– Classe II: lieve limitazione dell’attività fisica. Benessere a riposo ma l’attività fisica abituale provoca affaticamento, dispnea, palpitazioni o angina.
– Classe III: grave limitazione dell’attività fisica . Benessere a riposo ma attività fisiche di entità inferiore a quelle abituali provocano sintomi.
– Classe IV: incapacità a svolgere qualsiasi attività senza disturbi. Sintomi di scompenso anche a riposo.
INSUFFICIENZA CARDIACA ACUTA:
EDEMA POLMONARE ACUTO
Dispnea acuta, tachicardia, cianosi, sudorazione, escreato schiumoso, rantoli polmonari, ipossiemia arteriosa.
– pz seduto
– somministrare ossigeno con la maschera
– accesso venoso, emogasanalisi, saturimetro
– ECG e monitoraggio ECG
– Furosemide (lasix fl 20 mg); 2 fl ev in 2 min, ripetibili
– Morfina cloridrato: 2-5 mg ev lenta, ripetibile 2-3 volte
– Controllare a brevi intervalli la PA
– Diossina (lanoxin o,5 mg fl); 1 fl ev
– Se componente broncoasmatica: aminofillina (Aminomal fl 240 mg); 5 mg/Kg in 10 min seguiti da 0,5 mg/Kg/ora per 12 ore.
– Senza ipotensione: nitroglicerina sublinguale o ev (venitrin fl 5 mg); 10-20 mcg/min
– Ipotensione: dopamina (Revivan fl 200 mg)
– Se crisi ipertensiva: nitroprussiato di sodio
– Rx torace urgente
SHOCK CARDIOGENO
Ipotensione, tachicardia con polso filiforme, ipoperfusione periferica, pallore, sudorazione, tachipnea, alterato stato di vigilanza, oligoanuria.
– Trendelemburg, monitoraggio PA (INVASIVA)
– Accesso venoso, emogasanalisi, saturimetro
– Ossigeno
– Esami di laboratorio urgenti, ECG
– Somministrazione di liquidi ev (emagel 500 mg) 1-2 l
– Amine simpaticomimetiche (dopamina, dobutamina)
INSUFFICIENZA CARDIACA CRONICA:
ASPETTI GESTIONALI
o Rx torace
o ECG
o Esami di laboratorio: elettroliti, creatinina, uremia, (ogni 2-3 giorni; quotidiani se classe funzionale avanzata)
o Controllo quotidiano del peso
o Bilancio idrico quotidiano
o Dieta ipocalorica
o Restrizione sodica e idrica: max 1-1,5 l/die
FATTORI PRECIPITANTI O AGGRAVANTI:
o mancata compliance terapeutica
o PA non ben controllata
o Aritmie
o Assunzione di farmaci che possono deprimere la contrattilità
o Segni di ischemia miocardica (clinici e/o strumentali)
o Eccessiva assunzione di liquidi o di sodio
o Eccessiva perdita di liquidi e disidratazione
o Febbre
o Anemia o leucocitosi neutrofila
o Diabete mellito con cattivo controllo metabolico
o Peggioramento della funzione renale
o Tiroetossicosi o ipotiroidismo
o Eccessiva attività fisica o eccessivo stress fisico.
– Riduzione della contrattilità:
§ Beta-bloccanti
§ Ca-antagonisti
§ Anti-aritmici (eccetto l’amiodarone)
§ Antineoplastici (epirubicina, doxorubicina, ciclofosfamide)
§ Antidepressivi triciclici
– Ritenzione idrosalina:
§ FANS
§ Glucocorticoidi
§ Estrogeni
Terapia dell’insufficienza cardiaca cronica:
1) DIURETICI
– stretto controllo degli elettroliti e funzione renale
– maggior efficacia se dopo la somministrazione il pz resta in clinostatismo
– evitare l’assunzione contemporanea di diuretico ed ACE-inibitore, soprattutto in caso di ipotensione arteriosa.
2) ACE-INIBITORI:
– Controllo del K sierico
– Controllo della PA, della funzione renale e degli elettroliti (specie durante incremento della posologia)
– Una PA sistoliica di 90 mmHg se non associata a sintomi può essere considerata accettabile
3) DIGITALE:
– Controllo della digossinemia: se lo scompenso cardiaco o la funzione renale peggiorano, se è associato l’amiodarione, sintomi di tossicità (confusione, nausea, anoressia, disturbi visivi)
– ECG (> 2ng/ml): riduzione dell’ampiezza delle onde T, accorciamento del tratto ST, onde U.
Diagnosi inf.che
1) intolleranza all’attività fisica
2) affaticamento secondario all’attività fisica
3) eccessivo volume di liquidi dovuto a eccessiva assunzione di liquidi/sodio oppure a ritenzione secondaria ad icc e al suo trattamento farmacologico.
4) Ansia legata alla dispnea e all’irrequietezza causata dall’insufficiente ossigenazione.
5) Scarsa collaborazione del pz dovuta alla carenza di informazione
6) Senso di impotenza del pz legato all’incapacità di assolvere i propri compiti/responsabilità a causa della patologia cronica e dell’ospedalizzazione.
Interventi inf.ci:
1) favorire la resistenza all’attività
2) riduzione della fatica
3) controllo del volume di liquidi
4) controllo dell’ansia
5) ridurre al minimo la sensazione di impotenza
6) promozione dell’assistenza continua e dell’autoassistenza.