INDRODUZIONE ALL’ENEIDE

INDRODUZIONE ALL’ENEIDE


L’Eneide
Virgilio decide di raccontare la storia di Enea partendo da storie già esistenti. In questo modo spiega le origini di Roma poiché Romolo diventa discendente del semidio Enea (figlio di Anchise e Venere) e primo membro della Gens Iulia. Cesare e Ottaviano sono discendenti diretti di Enea.
Enea fugge da Troia per ordine di Giove; i suoi viaggi sono sempre finalizzati (Giove voleva arrivare all’impero di Roma). È evidente l’origine omerica del poema: i primi 6 libri hanno come modello l’Odissea, gli ultimi 6 hanno come modello l’Iliade. In Omero i protagonisti non cambiano psicologia, nell’Eneide invece Virgilio elabora anche il carattere dei personaggi. Enea è caratterizzato dalla Pietas; rispetta gli ordini degli dei senza discutere ma anche inconsapevolmente di ciò che andrà a fare. Diventa consapevole del suo destino nel sesto libro con la discesa nell’oltretomba. A questo punto Enea diventa più convinto ed energico; Virgilio in questo modo celebra indirettamente Augusto.
Didone rappresenta Cleopatra: se Enea si fosse fermato sarebbe diventato come Antonio.