ILLUMINISMO RIASSUNTO

ILLUMINISMO RIASSUNTO


-(1730-1780)-

IL SECOLO DEI LUMI

Nel Settecento nacque un movimento di pensiero, chiamato Illuminismo, che si proponeva di diffondere i Lumi della ragione contro il pregiudizio dell’ignoranza e della superstizione.

Nel corso del sec. XVIII l’Illuminismo si diffuse in tutta Europa, ma ebbe il suo massimo splendore in Francia

L’Illuminismo aveva alla sua base la rivalutazione della ragione umana e la rivoluzione scientifica del Seicento.

I PRINCIPI DELL’ILLUMINISMO

Estrema fiducia nella ragione umana. Il motto della nuova cultura illuministica è riassunto in questa frase di I. Kant “Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza”.

Fiducia nel progresso e nel miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità

Uguaglianza (abolizione della tratta dei neri e della schiavitù, delle differenze sociali, delle distinzioni di nazionalità): tutti gli uomini sono uguali perche tutti sono dotati di ragione.

Tolleranza (no alla caccia alle streghe, no alla guerra). Voltaire disse: “”Non sono d’accordo con quello che dici, ma sono pronto a dare la mia vita perché tu possa dirlo”

Condanna della superstizione e delle religioni rivelate (soprattutto il Cristianesimo). Alcuni illuministi sono atei altri deisti (credono in un Essere supremo)

LA DIFFUSIONE DELLE IDEE ILLUMINISTE

Per cacciare le tenebre dell’ignoranza bisognava diffondere il sapere. Nacque l’Enciclopedia delle Arti e dei Mestieri di Diderot e d’Alembert simbolo di un’epoca di trasformazioni (1751-1772) 28 volumi illustrati. Si occupava di tutte le discipline e i campi del sapere e conteneva attente descrizioni delle tecniche.

I LUOGHI DI RITROVO DEGLI ILLUMINISTI

Salotti, caffè, giornali

Accademie

LE IDEE POLITICHE ED ECONOMICHE DEGLI ILLUMINISTI

Gli illuministi erano d’accordo nel condannare l’assolutismo, poiché credevano nella libertà, uguaglianza e tolleranza.

Gli illuministi avevano però idee diverse su quale fosse la forma migliore di governo.

ANALIZZIAMO LE IDEE POLITICHE DI ALCUNI ILLUMINISTI

Charles de Montesquieu

Scrisse Lo spirito delle Leggi.
Propose come modello la monarchia parlamentare inglese
Sostenne la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) tra istituzioni e persone differenti.

Voltaire e la lotta contro l’oscurantismo

Sostenitore del dispotismo illuminato (monarchia assoluta, ma con un re che agisce secondo i principi della ragione).
Polemico sulla religione rivelata e la Chiesa (deismo)
Aristocratico, cosmopolita
Il Dizionario Filosofico (1754)
Il Trattato sulla tolleranza (1762)

Jean-Jacques Rousseau

Scrisse il Contratto sociale.
Sostenne il principio della sovranità popolare.
Pensava che la forma ideale di governo fosse la democrazia

Cesare Beccaria

Dei delitti e delle pene (1764): sosteneva l’inutilità della tortura e della pena di morte
Fondatore a Milano assieme a Pietro Verri della rivista “Il Caffè”, in cui venivano discussi argomenti culturali e d’attualità secondo le più avanzate idee dell’illuminismo.

ANALIZZIAMO LE TEORIE ECONOMICHE DEGLI ILLUMINISTI

Nasce la fisiocrazia (gestione del potere che asseconda la natura): il perno dell’attività economica è l’agricoltura, perché produce realmente i beni.

Per sviluppare l’agricoltura era necessario realizzare il liberismo, cioè il libero mercato (no alle tariffe doganali, al calmiere sui prezzi, ai privilegi feudali, alla servitù della gleba, alle corvée, alle terre comuni)

ASSOLUTISMO ILLUMINATO

Nella seconda metà del Settecento si diffuse l’opinione che la scelta politica migliore fosse quella di avvicinare gli stessi sovrani alle idee dell’Illuminismo e spingerli ad attuare riforme capaci di trasformare lo stato secondo i principi della ragione.

In molti stati europei l’assolutismo regio si trasformò in assolutismo illuminato.

Molti illuministi divennero consiglieri personali dei re e furono chiamati a ricoprire incarichi di governo.

I SOVRANI ILLUMINATI EUROPEI

Federico II di Prussia, allievo e amico personale di Voltaire

Luigi XV di Francia

Maria Teresa d’Austria e poi suo figlio Giuseppe II

Caterina II di Russia, si faceva consigliare da Diderot

Leopoldo granduca di Toscana

Carlo di Borbone re di Napoli

LE PRINCIPALI RIFORME DEI SOVRANI ILLUMINATI EUROPEI

Abolizione della tortura e della pena di morte.

Abolizione di molti residui feudali (corvées, dazi sulle merci, servitù della gleba)

Creazione di un catasto, cioè di un censimento generale delle case e dei terreni appartenenti ai sudditi, per poter imporre le tasse con maggior giustizia.

Modernizzazione dell’agricoltura e realizzazione di opere pubbliche (strade, ponti, canali, bonifiche).

Diffusione delle scuole pubbliche laiche per combattere l’analfabetismo.