ILIADE SIMILITUDINI LIBRO 3

ILIADE SIMILITUDINI LIBRO 3

ILIADE SIMILITUDINI LIBRO 3

15-16) vv. 2-14

“ si mossero i Troiani con clamore e gridío, COME UCCELLI,
COME QUANDO NEL CIELO SI SPANDE LO STREPITO DELLE GRU,
che fuggite di fronte all’inverno e alle grandi piogge
strepitando si levano a volo sulle correnti dell’Oceano,
per portare ai Pigmei la strage e la morte:
di primo mattino le gru danno dura battaglia[15];

si mossero invece in silenzio gli Achei spiranti furore
ansiosi in cuor loro di prestarsi a vicenda soccorso.
COME sulle cime di un monte Noto ha diffuso LA NEBBIA
non gradita ai pastori, ma per un ladro gradita più della notte,
e tanto si vede lontano quanto è lungo i lancio di un sasso;
sotto i loro piedi, IN TAL MODO, si alzava una POLVERE densa,

mentre marciavano[16] ed essi assai celermente divoravano il piano”.


17-18) vv. 21-36
“Appena lo vide Menelao bellicoso
avanzarsi a gran passi davanti alla massa,
gioì COME LEONE in grossa preda imbattutosi,
che abbia trovato un cervo o un capro selvatico,
quando è affamato; con furia lo divora, anche se a lui
danno la caccia cani veloci e giovani forti[17];
COSÌ gioì Menelao, dinanzi a sé vedendo
Alessandro simile a un dio: pensò di punire il colpevole;
e sùbito con le armi saltò a terra dal carro.
Ma non appena lo vide Alessandro simile a un dio
rifulgere in prima file, rimase atterrito in cuor suo,
e si tirava indietro nel gruppo deicompagni per schivare la morte.
COME UNO che ha visto un serpente fa un balzo all’indietro
nella gola di un monte, e il tremore gli prende le membra,
sui suoi passi ritorna, il pallore gli invade le guance[18],
COSÌ di nuovo nel gruppo dei Troiani animosi

si infilò Alessandro simile a un dio, temendo il figlio di Atreo”.


19) vv. 60-63:
“sempre tagliente è il tuo cuore COME UNA SCURE che penetra
dentro a un tronco per mano dell’uomo, che con la sua arte
taglia il legno per navi, e la scure moltiplica la forza dell’uomo:
COSÌ dentro al tuo petto

non si smussa la mente…”


20) vv. 149-153
“sedevano alle porte Scee gli anziani del popolo,
per vecchiaia esenti da guerra, ma parlatori
valenti, SIMILI ALLE CICALE, che nella selva,
ferme sull’albero, mandano fuori la voce armoniosa:

PROPRIO COSÌ sulla torre sedevano i capi troiani”.


21) vv. 192-198
“Su, figlia mia, dimmi anche di quello, chi è mai quello laggiù,
di Agamennone Atride più basso di tutta la testa,
ma più robusto di spalle e di petto a vederlo
Le sue armi sono poggiate sul suolo fecondo,
ma lui COME UN ARIETE si aggira tra i ranghi:
PROPRIO A UN MONTONE VILLOSO IO LO ASSOMIGLIO

che va su e giù per il vasto gregge di pecore bianche”.