ILIADE SIMILITUDINI LIBRO 2

 ILIADE SIMILITUDINI LIBRO 2

ILIADE SIMILITUDINI LIBRO 2


1) vv. 87-94:
COME vanno gli SCIAMI delle API fittissime
che dal cavo della roccia SENZA POSA continuano a uscire
e a grappoli volano sui fiumi di primavera;
queste di qua svolazzano, quelle di là:
COSÌ le genti MOLTEPLICI dalle navi e dalle tende

di fronte all’ampio arenile si affollavano
a schiere in assemblea; divampava tra loro la Voce
che li spingeva ad andare, messaggera di Zeus: COSÌ si riunirono”.

2) vv. 144-149
“Si agitò l’assemblea, COME ONDE LUNGHE DEL MARE,
del Mare Icario, che i venti Euro e Noto
abbaiano alzato piombando giù
dalle nubi del padre Zeus.
COME QUANDO viene Zefiro a scuotere UN CAMPO FOLTO DI GRANO
soffiando violento, e quello sipiega con le sue spighe, COSÌ la loro assemblea tutta fu mossa;…”

3) vv. 207-210
“Così da vero capo riordinava l’esercito; e quelli in assemblea
di nuovo accorrevano dalle navi e dalle tende
fragorosamente, COME QUANDO L’ONDA DEL MARE SONORO mugghia sul litorale infinito, e la distesa rimbomba.”

4) vv. 284-290
“Atride, ora sì che gli Achei vogliono te, signore,
disonorare di fronte a tutti i mortali,
né manterranno a te la promessa che fecero
allorquando venivano qui da Argo ricca di cavalli,
che solo dopo distrutta Troia dalle
solide mura avresti fatto ritorno.
PROPRIO COME BAMBINI O DONNE rimaste vedove, piangono l’uno sull’altro per tornarsene a casa”.

5) vv. 394-399
“… gli Argivi mandarono un FORTE BOATO, COME L’ONDA
SU UN’ALTA SCOGLIERA, quando
l’agita il vento di Noto,
intorno a scoglio sporgente; mai le onde se ne ritraggono,
sotto la spinta dei venti più vari, quando di qua o di là vanno soffiando.
Si alzarono e se ne andarono, sparpagliandosi presso le navi..”

6-13) vv. 455-483
COME FUOCO rovinoso incendia una selva immensa
sulle cime di un monte, e da lontano si vede il bagliore,
COSÌ mentre quelli marciavano, dalle armi di splendido bronzo
uno scintillio sterminato si levava dal cielo per l’aria[6].
COME innumerevoli STORMI DI UCCELLI alati,
di oche, di gru, di cigni dal collo lunghissimo,
sulla pianura Asia, lungo le acque del Castro,
di qua, di là vanno volando, superbi del loro piumaggio,
schiamazzando calano a terra e ne riecheggia la piana;
COSÌ di loro le genti molteplici, dalle navi e dalle tende,
si riversavano sulla pianura dello Scamandro, e il terreno
risuonava cupamente sotto i piedi di loro e del cavalli[7].
E si fermarono sull’erba fiorita lungo lo Scamandro
a migliaia QUANTE SONO LE FOGLIE E I FIORI IN PRIMAVERA[8].
COME innumerevoli SCIAMI DI MOSCHE fittissime
che nello stazzo di un gregge imperversano
nella stagione primaverile, quando i secchi son colmi di latte,
ALTRETTANTI, contro i Troiani,gli Achei dalle chiome fluenti
si disponevano nella pianura, bramosi di fare una strage [9].
E COME VASTI BRANCHI DI CAPRE i pastori facilmente distinguono,
dopo che al pascolo si sono mischiati,
COSÌ di qua, di là li schieravano i comandanti
per andare a battaglia[10], e nel mezzo il potente Agamennone
SOMIGLIANTE nella testa e nello sguardo a ZEUS fulminatore,
ad ARES nella cintura e nel petto a POSEIDONE[10-11-12].
COME IN MEZZO ALLA MANDRIA eccelle di molto fra tutti
IL TORO, ché certo si distingue tra le vacche ammassate;
TALE Zeus quel giorno rese l’Atride,
distinguibile fra i molti ed eminente fra gli eroi[13]”.