IL TRAMONTO DELLA LUNA PARAFRASI

IL TRAMONTO DELLA LUNA PARAFRASI

DI GIACOMO LEOPARDI


I° Strofa

Come la luna tramonta, dopo che è giunta all’orizzonte del cielo o è giunta dietro l’Appennino o dietro le Alpi, o nel gran golfo del Tirreno, e splende in una notte solitaria sopra campagne argentee e sopra le acque, là dove zefiro aleggia e dove le ombre lontane formano incantevoli riflessi tra le onde lontane e tra rami e tra siepi e tra collinette e villette; quando la luna scompare dietro l’orizzonte e il mondo perde il suo chiarore definitivamente, le ombre della notte spariscono e un buio totale e fitto, imbruna le valli e i monti; la notte resta orba e il carrettiere, cantando con triste melodia, saluta dalla sua strada l’ultimo chiarore della luna che se ne va, che fino a poco prima gli aveva fatto da guida.

II° Strofa

Alla stesso modo la giovinezza si dilegua e lascia la vita degli uomini in una condizione desolante. Le desiderate e false illusioni vanno via e le ingannevoli speranze, sulle quali la natura mortale si appoggia, vengono meno. La vita resta oscura e abbandonata. Il viaggiatore, stordito e frastornato, cerca invano, nella vecchiaia, lo scopo e il termine del suo lungo cammino; e l’uomo si accorge che la terra, durante la vecchiaia, gli si fa estranea e lui diventa estraneo alla terra.

III° Strofa

La nostra esistenza parve agli dei troppo felice e lieta se, la giovinezza nella quale ogni piacere è frutto di mille dolori, durasse per tutta la vita.
Il decreto che sentenzia che ogni animale è destinato a morire è parso un mite decreto agli dei, se gli dei, durante la vita degli uomini non avessero dato loro una età che è più terribile della morte stessa. Gli dei escogitarono la vecchiaia, che è un degno ritrovato di intelletti immortali ed il peggiore di tutti i mali, nella quale il desiderio è ancora incolume, immutato e forte, le speranze sono sparite, le fonti del piacere sono secche, le pene sono sempre maggiori e il bene non è più dato.

IV° Strofa

Voi collinette e spiagge dopo che la luce della luna, che rendeva il cielo argenteo, è tramontata all’Occidente, non resterete ancora prive di luce perché subito dopo vedrete il cielo all’oriente che imbianca e vedrete di nuovo il sorgere dell’alba; all’alba segue il sole, che, con i suoi raggi possenti, folgora la terra e il cielo. Ma la vita mortale, dopo che la bella giovinezza è sparita, non si colora più né di luce né di altre aurore. La vita rimane triste e infelice fino alla fine; e gli Dei posero fine alla vecchiaia, che travolge e chiude tutte le altre età precedenti, con la morte.

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