IL TOTALITARISMO

IL TOTALITARISMO

Il termine totalitarismo venne coniato negli anni Venti. Dapprima applicalo al regime fascista, venne nel secondo dopoguerra esteso alle forme «moderne» di governo autoritario: Unione Sovietica staliniana, Ger­mania nazista, Cina di Mao. Al di là delle differenze ideologiche, tali Stati sembravano infatti presentare alcuni tratti sostanzialmente identici: culto del capo supremo; base sociale di massa; penetrazione dello Stato in ogni settore della vita civile; ricorso alla repressione poliziesca; politica di aggressiva espan­sione al l’estero. La teoria del totalitarismo è stata oggetto in sede storica di diverse critiche, per la sua pretesa di analizzare secondo un rigido modello società diversissime tra loro; essa tuttavia rappresenta un importante tentativo di interpretazione dei meccanismi del potere nello Siato contemporaneo. Nel brano die segue due studiosi di storia sovietica cercano di fissare le principali caratteristiche dello Stato totalitario.

Le sei caratteristiche principali del totalitarismo sono:

una ideologia ufficiale, composta da un corpo dottrinario ufficiale, esteso a tutti gli aspetti vitali dell’esistenza umana, al quale tutti coloro che vivono nella società devono aderire, almeno passivamente; questa ideologia è decisamente proiettata verso uno stato finale perfetto dell’umanità […];

un unico partito di massa — diretto perlopiù da un uomo, il «dittatore» — del quale fa parte una per­centuale relativamente ristretta della popolazione (fino al 10%). Questo nucleo è composto da uomini e donne, che sostengono appassionatamente ed incondizionata­mente l’ideologia ufficiale e sono pronti ad usare ogni mezzo per imporla al resto della popolazione. Un simile partito è organizzato in forma gerarchica e oligarchica e si intreccia con l’organizzazione burocratica del governo […]:

un sistema di controllo terroristico di polizia che sostiene e insieme controlla il partito attraverso i suoi dirigenti. Esso è diretto non solo contro i «nemici» rico­nosciuti del regime, ma anche contro stati della popolazione scelti arbitrariamente. La polizia segreta utilizza sistematicamente la scienza moderna, ed in particolare le conoscenze psicologiche.

Un pressoché totale controllo esercitato dal par­tito e dai quadri ad esso sottoposti sui mezzi di comuni­cazione di massa, come la stampa, la radio, il cinema, reso possibile dalla tecnologia.

Un quasi totale controllo da parte del partilo di tutte le forze armale anch’esso reso possibile dall’evo­luzione della tecnologia.

Un controllo ed una direzione centralizzala di ogni attività economica attraverso l’integrazione buro­cratica di fattori economici in precedenza autonomi.

  1. FRIEDR1CH-Z.K. BRZES1NSKI. Totalitarian Dìctatorship and i Autocracy. New York. Prager, 1966