Il regno di Luigi XIV di Francia

Il regno di Luigi XIV di Francia

Riassunto schematico


Luigi XIV divenne re da bambino, all’età di cinque anni, ma regnò effettivamente dal 1661, dalla morte del cardinale Mazzarino, suo primo ministro, assumendo personalmente il controllo delle redini del governo, dando così vita gradualmente ad un potere di tipo assoluto.

Superati i disordini dovuti alle Fronde, le ribellioni che avevano caratterizzato gli ultimi anni di governo di Mazzarino, cominciò a consolidare il suo potere e lo fece in vari modi.

Limitò il potere della nobiltà

Rafforzò i rapporti con la Chiesa

Ottenne più prestigio per la Francia

Nel 1665 nominò ministro delle Finanze Jean-Baptiste Colbert il quale incoraggiò la produzione nazionale limitando le importazioni.

Ridusse le spese e organizzò una tassazione più varia e capillare.

Creò un codice civile valido in tutto il territorio francese che fece da base per il futuro codice napoleonico trattava e regolava tutte le materie riguardanti il vivere civile, dai contratti al commercio, dal matrimonio alle sepolture. Promosse lo sviluppo edilizio e ampliò il palazzo reale del Louvre.

Costruì scuole ed altri edifici pubblici di utilità.

Fece edificare la grandiosa reggia di Versailles nelle vicinanze di Parigi, dove si trasferì con tutta la corte. I nobili qui vivevano di pettegolezzi, giochi, feste, tanto cibo e bevande, oltre ovviamente a quegli immancabili privilegi che Luigi XIV stesso creava per accattivare l’attenzione del pubblico aristocratico e farlo anche entrare in competizione al suo interno. Vi erano privilegi come quello di reggere la candela al re mentre questi si recava nella sua stanza da letto, o ancora quello di sedere a tavola col lui o di assistere alla sua vestizione mattutina.

Alleato con l’Inghilterra mosse guerra all’Olanda con la pretesa di essere discendente al trono del Ducato di Brabante, territorio in zona olandese governato dal re di Spagna. Le alleanze cambiarono durante il corso della guerra secondo le convenienze. Infatti, per esempio, il Regno Unito si schierò, infine, contro Luigi XIV.

Dopo sei anni di guerre, l’Europa era ormai esausta, così nel 1678 fu firmata la Pace di Nimega. Luigi XIV venne costretto a cedere alle Provincie Unite tutti i territori conquistati con la forza, ma ottenne molti villaggi e città nell’area dei Paesi Bassi spagnoli e riottenne la Franca Contea.

Negli anni Ottanta del Seicento Luigi XIV raggiunse il culmine della propria potenza ed influenza nell’Europa e nel mondo

La celebre espressione L’état, c’est moi (“Lo Stato sono io”) gli si attribuisce proprio perché riuscì a dar vita ad uno Stato assoluto.

Nel 1685 revocò l’Editto di Nantes, con il quale era stata riconosciuta la libertà di culto anche per gli Ugonotti, ed espulse gli ebrei dai suoi domini. Rafforzò così il potere cattolico.Le nazioni di religione protestante si riunirono nella Lega di Augusta contro la politica di Luigi XIV.

Il conflitto si concluse nel 1697 con il Trattato di Ryswick. Luigi XIV dovette cedere gran parte dei territori conquistati, ma ottenne l’importantissima piazzaforte di Strasburgo, mettendo così in sicurezza i confini della Francia verso il Reno e prevenendo attacchi da parte dell’Impero germanico.

La guerra di successione spagnola fu dovuta al fatto che, morto il re senza eredi, sia la Francia sia gli Asburgo avevano pretese su quello stesso trono.

La vicenda si concluse nel 1713 con il Trattato di Utrech con il quale si ridimensionavano i confini francesi, infatti, Luigi XIV perse la guerra e molto di quanto aveva conquistato negli anni.

Luigi XIV morì di cancrena ad una gamba, pochi giorni prima del suo settantasettesimo compleanno e dopo settantadue anni di regno.

Gli successe il pronipote Luigi, Duca d’Angiò con il nome di Luigi XV.

Poiché aveva solo cinque anni, fu posto sotto la reggenza del duca Filippo II d’Orléans, nipote e genero del defunto Re Sole.