IL PROEMIO ENEIDE

IL PROEMIO ENEIDE


Canto le armi,

canto l’uomo che primo da Troia

venne in Italia, profugo per volere del Fato

 sui lidi di Lavinio. A lungo travagliato

e per terra e per mare dalla potenza divina

a causa dell’ira tenace della crudele Giunone,

molto soffrì anche in guerra: finché fondò una città

e stabilì nel Lazio i Penati di Troia,

origine gloriosa della razza latina

e albana, e delle mura di Roma, la superba.

Musa, ricordami tu le ragioni di tanto

doloroso penare: ricordami l’offesa

e il rancore per cui la regina del cielo

costrinse un uomo famoso per la propria pietà

a soffrire così, ad affrontare tali

fatiche. Di tanta ira son capaci i Celesti?

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