IL POST POSITIVISMO

IL POST POSITIVISMO


Il post-positivismo rappresenta una critica e una revisione del positivismo logico, che ha avuto il suo apice nella prima metà del XX secolo. Il post-positivismo non si configura come un semplice miglioramento del positivismo, ma come un’evoluzione che, pur mantenendo alcuni dei suoi presupposti fondamentali, cerca di superare le sue limitazioni.

Uno dei principali obiettivi del post-positivismo è quello di superare il riduzionismo empirico e il soggettivismo radicale del positivismo logico. In questo senso, il post-positivismo si concentra sulla natura dell’interpretazione e della comprensione, riconoscendo che la conoscenza scientifica è sempre mediata da un processo interpretativo e che le teorie scientifiche sono sempre soggette a revisione in base alle evidenze empiriche.

Inoltre, il post-positivismo cerca di superare la dicotomia tra verità e falsità e di riconoscere la complessità delle dinamiche sociali e politiche che influenzano la produzione e la diffusione della conoscenza scientifica. Il post-positivismo riconosce l’importanza della critica sociale e della teoria critica, che permettono di analizzare il ruolo delle strutture sociali e politiche nella produzione della conoscenza scientifica.

In sintesi, il post-positivismo non rifiuta il metodo scientifico, ma cerca di superare le limitazioni del positivismo logico, riconoscendo la complessità del processo di produzione della conoscenza scientifica e la sua natura mediata e interpretativa.

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