IL POEMA EROICOMICO

IL POEMA EROICOMICO


Il poema eroicomico nasce dal desiderio di parodia letteraria del poema serio, e dal gusto di rappresentare in forma burlesca la vita provinciale e pettegola delle città italiane del tempo.

Il Tassoni è il massimo rappresentante di questo genere. Egli compose la “Secchia rapita”. Si tratta di un poema eroicomico, cioè il primo esempio di un nuovo genere letterario che l’autore si vantava di avere inventato.

Come dice la parola si tratta di una mescolanza fra comico e epico, di una parodia di quest’ultimo, dal quale il Tassoni riprende elementi tradizionali come duelli, concili di dei, rassegne di guerrieri, svolgendoli in forme caricaturali.

Il poema racconta una guerra immaginaria scoppiata tra bolognesi e modenesi per via di una secchia rapita da questi ultimi durante una scorreria in territorio avversario. Il “ratto” avvenne realmente nel 1325 ma il poeta mescola a questa altre vicende storiche della lotta secolare fra le due città, come ad esempio la battaglia di Fossalta (1249), la cattura di re Enzo, figlio di Federico II, da parte dei bolognesi e dei loro alleati guelfi.

Partecipano alla guerra antiche divinità mitologiche, come Venere, Marte ed eroi immaginari come il buffissimo Conte di Culagna. In questo poema il Tassoni allude ai costumi e alle vicende del suo tempo con intento satirico: sferza il conformismo, la vuota aspirazione cavalleresca della società secentesca; critica la Modena del suo tempo, affogata in una vita piatta conseguentemente alla crisi politica ed economica generale dell’Italia.

C’è la satira contro gli spagnoli, contro il clero, contro i letterati dell’epoca e contro i nemici personali dell’autore.