IL PIANTO ANTICO

IL PIANTO ANTICO

PARAFRASI

di Giosuè Carducci


PARAFRASI

Albero = è l’immagine-guida del componimento a volte simbolo della vitalità naturale a volte inaridito e infecondo.
Pargoletta = di fanciullo [in una prima redazione l’aggettivo era “piccoletta”, la modifica ha conferito maggiore grazia poetica].
Gli aggettivi verde, vermigli comunicano la gioiosità della vita.muto orto solingo: giardino (orto – latinismo) silenzioso e deserto; per contrasto gli aggettivi muto e solingo danno l’idea della morte.
rinverdì…ora: subito ritorna alla vita.Tu..tu = anafora – il Poeta si rivolge al figlioletto; fior…inaridita: il bimbo era come un fiore (metafora) per il padre, che ora si sente come un albero percosso da un fulmine e disseccato; Pianta = metafora.
Inutil vita = vita vuota e inutile;L’ultima strofa è basata sul contrasto tra vita e morte.
sei..sei = anafora; fredda/negra = così è la terra del sepolcro in contrapposizione alla luce, ai colori e al tepore del sole.
Né…né = anafora.

L’albero verso il quale orientavi la tua manina,
il melograno dalle verdi foglie
e dai rossi fiori,
nel silenzioso e solitario orto,
è nuovamente germogliato
e l’estate lo matura
con il suo calore e la sua luce.
Tu figlio di questo povero corpo,
invecchiato e sciupato dal tempo,
tu unico dono di questa mia vita inutile,
giaci nella fredda terra di un camposanto,
non potrai più vedere la luce del sole,
ne godere dell’amore.


Analisi METRICA:

-Quattro quartine di settenari(abbc-deec-fggc-hiic)
-metafore nei versi vv.9-10(tu fior de la mia pianta percossa e inaridita)
anafore nella terza e quarta strofa (Tu fior de la mia pianta / Tu unico fior de l’inutil vita – Sei nella terra fredda/sei ne la terra negra).


Spiegazione in prosa della poesia

Il poeta Giosuè Carducci in questa poesia esprime il dolore profondo che prova per il suo figlio morto.
Nella prima strofa racconta di quando il figlio era vivo e tendeva la sua piccola mano sull’albero per raccogliere il melograno con i suoi fiori di color rosso vivo.
Nella seconda strofa, invece, narra del silenzioso orto solitario dove tutto è fiorito e che il mese di giugno offre, con la luce e il colore del sole, nutrimento per le piante.
Il poeta nella terza strofa, si paragona ad una pianta inutile, che è percossa e senza acqua perchè ormai il suo unico fiore è morto e non potrà più ricrescere.
Invece, nell’ultima strofa, il poeta pensa alle condizioni di suo figlio che si trova sotto la terra scura e fredda dove il sole non lo può rallegrare e dove non può provare più sentimenti d’amore.