IL PESSIMISMO COSMICO

IL PESSIMISMO COSMICO

LEOPARDI


La riflessione di Leopardi sulla Natura cambia radicalmente
prospettiva. Il poeta, partendo da sensismo, si avvicina alla
filosofia meccanicista. Per questa filosofia l’uomo non è altro
che un ingranaggio di questa immensa macchina che è la Natura,
quindi la vita dell’uomo non ha nessuno scopo se non
quello di perpetuare la Natura stessa. Ma la sua visione non è
una fredda rivisitazione dell’illuminismo, egli aggiunge qualcosa
in più: dà alla Natura quasi un’anima, la fa diventare la
vera colpevole del dolore dell’uomo. Non è più l’uomo il creatore
del dolore, egli perpetua un dolore di cui non è il creatore:
infatti è la Natura che ha dato agli uomini l’aspirazione
ad un piacere infinito, ma non gli ha dato i mezzi per raggiungerlo.
Questa visione cosmica ribalta l’immagine del
mondo di Leopardi, la Natura da madre benigna si trasforma
in matrigna, in colei che crea illusioni e quindi dolore.