IL PENSIERO E LA POETICA DI EUGENIO MONTALE

IL PENSIERO E LA POETICA DI EUGENIO MONTALE

IL PENSIERO E LA POETICA DI EUGENIO MONTALE


Il pensiero di Montale è di origine esistenzialista ed è caratterizzato da una visione pessimistica e sconsolata del mondo e della vita umana: l’esistanza è qualcosa di misterioso e drammatico, casuale e precario, non interpretabile razionalmente. Tutto appare privo di senso e l’uomo è in perenne disarmonia con un mondo chiuso e ostile, è oppresso dal “male di vivere”.

La concezione negativa di Montale è ricollegabile più che a cause storiche, ad una angoscia esistenziale peraltro abbastanza diffusa nella cultura europea di quegli anni. Ma quello di Montale è un pessimismo dialettico, non statico: egli è convinto che qualcosa nasconde la realtà, ne fa schermo, ne impedisce la conoscenza. Di qui la ricerca di un varco che permetta di superare l’ostacolo, che ci metta in contatto con la vita autentica. Sul piano delle immagini l’ostacolo è rappresentato da muri, recinti, reti, e da parole come fuga, rottura, movimento.

La possibilità, la libertà è invece data dal mare, che è simbolo dell’esistenza ed emblema del mistero, e dalla donna, che in Montale è figura dominante ed è portatrice di salvezza, rivelatrice di <occasioni>.

Ma molto spesso tutto si risolve nell’incapacità di comprendere e la vita si rivela un caos (di cui sono immagini la trottola, i mulinelli ecc. .

In un mondo privo di certezze la poesia appare a Montale come un valore positivo: essa è coscienza critica, consapevolezza del nostro destino e della negatività del vivere, del mancato realizzarsi dell’uomo, testimonianza del valore della conoscenza.

Il poeta non può che dare frammenti di verità, “schegge” e “sillabe” quindi tende a comunicare con il lettore. Montale non può che proporre una forma di conoscenza in negativo, priva di certezze e di ipotesi prospettive, che non possono esistere in un mondo dove le leggi dell’esistenza sono relative e discontinue. La mancanza di speranza non fa crollare in Montale la fiducia nella ragione, che deve continuare ad indagare per scoprire il senso dell’esistenza anche quando sa che l’indagine porterà a scoprire nuovi dubbi e contraddizioni.

TECNICHE ESPRESSIVE

Dal punto di vista metrico, Montale utilizza con discrezione il verso libero. Dal punto di vista stilistico, sulla scia di Pascoli e D’Annunzio, Montale è attento agli aspetti fonici delle parole anche attraverso il largo impiego delle rime imperfette e delle assonanze. Il linguaggio è sempre esatto, preciso, non allusivo e analogico come Ungaretti.

Egli va alla ricerca della parola essenziale, scabra, che corrisponda sul piano espressivo alla sua angoscia del vivere. Il lessico usato mescola termini tecnici e specifici con parole letterarie o di uso comune.

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