IL MITO DEL SERPENTE PIUMATO

IL MITO DEL SERPENTE PIUMATO

IL MITO DEL SERPENTE PIUMATO


La cultura di tutti i popoli del Centroamerica si basa sul culto del serpente. Infatti il dio principale era Quetzalcoatl (Serpente Piumato), in tutte le sue varianti; l’architettura è basata essenzialmente sulla raffigurazioni di serpenti, serpenti a due teste, serpenti piumati, serpenti di fuoco e le decorazioni architettoniche sono basati sui disegni del dorso dei serpenti. Questo è un dato di fatto che viene accettato anche dall’ ambiente ufficiale che si limita, però, ad asserire che il serpente rivestiva un ruolo centrale nella religione e nell’arte dei Maya, ma c’è va oltre. Ad esempio, José Diaz Bolio sostiene che i Maya dovevano letteralmente la loro conoscenza del mondo <alla bocca del serpente a sonagli>. La sua tesi che ha definito tesi delle ramificazioni culturali del serpente a sonagli si basa sul fatto che alla radice della religione maya c’è il culto del serpente a sonagli ed in particolare al Crotalus durissus durissus che essi chiamavano Ahau Can, ovvero <Gran Signore Serpente>. Il motivo principale aveva a che fare con il disegno sul dorso. Infatti ha un disegno particolare, diverso da tutti gli altri serpenti, fatto di quadri e losanghe intrecciate. Molti Templi sono rivestiti da fregi che corrispondono esattamente allo schema del Crotalus, per esempio a Vera Cruz, Mitla ecc.. Le minuscole tessere di pietra che compongono i mosaici somigliano proprio alle squame di un serpente e corrispondono allo schema che si può vedere, appunto, sul dorso del Crotalus. Questo schema, con tutte le sue varianti si può notare anche sui ricami dei costumi dei contadini e sui vari manufatti ed oggetti artistici. Il disegno stilizzato è composto da riquadri singoli intrecciati e ciascuno di essi comprende un motivo a croce.

Era proprio per quel semplice motivo a croce, definito Canamayte, che rendeva sacro il Crotalus ai Maya. Era anche la base della loro scienza, poiché insegnava proprio la geometria. In più poteva anche essere un motivo d’ispirazione per gli sviluppi dell’architettura, in quanto disponendolo su un piano ed orientando il quadrato in modo tale che i lati siano rivolti verso i 4 punti cardinali anche la croce sarebbe orientata così. Il modo più naturale di rendere questa soluzione nell’ambito tridimensionale sarebbe una piramide, orientata verso i punti cardinali con una scala che scende al centro di tre lati, come effettivamente sono costruite, ad esempio a Chichen Itza. Vi sono siti, come Monte Alban, più complicati basati su riquadri multipli. Anche altri elementi architettonici, come le sezioni delle porte ed i tetti dei templi potrebbero derivare da quello schema.

Secondo Don José, i Maya, appresero anche le leggi del tempo. Il Crotalus cambia pelle una sola volta all’anno, a metà luglio, all’incirca nel periodo in cui nello Yucatan il sole raggiunge lo zenith nel cielo per la seconda volta nell’anno. Esiste quindi una corrispondenza naturale fra il sole ed il serpente che ogni anno si rinnovano insieme simboleggiando la resurrezione e quindi l’immortalità. In più, i Maya, erano convinti che al Crotalus ad ogni muta crescesse un sonaglio in più, quindi sarebbe stato possibile individuare l’età contando il numero dei sonagli. Per questo motivo i sonagli simboleggiano l’anno e sono tutt’ora conservati come talismano. In più il serpente perde i denti e li rinnova ogni 20 giorni, periodo di tempo che corrisponde allo Uinal ed il glifo corrispondente somiglia alle mascelle aperte di un serpente, con due denti molto vistosi e sporgenti.

Gli antichi Maya si auto definivano chanes che significa <serpenti>. Erano devoti e compivano alcune pratiche iniziatiche in nome della religione. Per esempio, i nobili appiattivano la testa ai bambini per conferire la testa di serpente <Polcan>. In questo modo il bambino entrava, per via iniziatica, nella famiglia dei chanes, il popolo dei serpenti. Vi erano anche altri riti iniziatici che avevano come protagonista il serpente.

Sempre secondo Don José le origini di questo culto si potrebbero attribuire a Zamna, o Itzamna, capo del pantheon delle divinità maya, che si potrebbe definire il prototipo del Quetzalcoatl più tardo. Infatti presenta le stesse caratteristiche, tutte positive, della divinità Tolteca Quetzalcoatl. Zamna usò come simbolo il Crotalus per spiegare ai Maya la cronologia, la matematica e gli schemi essenziali per l’arte.