IL MARE BRUCIA LE MASCHERE CAPRONI SCHEMA METRICO
Il mare brucia le maschere,
le incendia il fuoco del sale.
Uomini pieni di maschere
avvampano sul litorale.
Tu sola potrai resistere
nel rogo del Carnevale.
Tu sola che senza maschere
nascondi l’arte d’esistere.
METRO: Due quartine di ottonari (il quarto ipermetro) a rima abab.cbac (la rima a è sempre maschere, la rima c è una rima ricca). Pubblicata in Cronistoria (Vallecchi, Firenze 1943).
1-2 Il mare brucia le maschere: cfr. Montale, La bufera e altro, Due nel crepuscolo, 33-36: «Pochi istanti
hanno bruciato / tutto di noi: fuorché due volti, due / maschere che s’incidono, sforzate, / di un sorriso». 4 avvampano sul litorale: cfr. Montale, Le occasioni, Dora Markus, 35-36: «nell’acque un avvampo / di tende» (con il raro sostantivo deverbale); e ancora Caproni Il passaggio d’Enea, Il passaggio d’Enea, Versi, IV, 9-10: «Nell’avvampo / funebre»; La festa notturna, 1: «un mite avvampo» (testo inedito degli anni ci nquanta: cfr. L’opera in versi, p.1008). 6 nel rogo del Carnevale: cfr. Come un’allegoria, Sera di Maremma, 10-11: «Bruciano, così giocondi / roghi»; Cronistoria, Quale debole odore, 9-10: «lo spazio era un fuoco / dove ardevi»; e nella stessa raccolta (Era un grido nel grigio, 15-16: «la tua effigie matura/ era fuoco di brace ».