IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA DI LUIGI CAPUANA

IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA DI LUIGI CAPUANA


IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA (1901). Il marchese di Roccaverdina vive nelle sue terre di Sicilia, con la
prepotenza, la cocciutaggine, gli arbitri dei suoi bisavoli che furono soprannominati i Maluomini. Nel palazzotto
dove abita solo con la vecchia balia, mamma Grazia, egli è cresciuto per dieci anni con Agrippina Solmo, una
contadina che gli dedicò gioventù, bellezza, purezza, con animo di innamorata e di schiava. Per non correre il
rischio di disonorare il nobile casato sposandola, il marchese la dà in moglie a un suo devoto fattore, Rocco
Criscione, esigendo però che entrambi giurino davanti al crocifisso di vivere come fratello e sorella.
Quando però, qualche tempo dopo le nozze, gli nasce il dubbio che Rocco e Agrippina abbiano violato il
giuramento, il marchese si apposta di notte dietro una siepe e mentre Rocco Criscione passa sulla mula lo
uccide con una fucilata; del delitto viene accusato Neli Casaccio, che già aveva minacciato Rocco perchè
apparentemente gli insidiava la moglie.
Il romanzo inizia a questo punto, essendo la storia della lotta segreta e feroce fra il marchese e il suo rimorso.
Lantefatto è vivo e presente il tutta la vicenda, riflesso come in uno specchio stregato nella coscienza del
marchese che cerca di liberarsene prima nella confessione, e, quando lassoluzione gli è rifiutata, con lo
strappare da sè ogni fede religiosa.
Dopo il delitto, lamore per Agrippina, che gli è rimasto nel sangue, ha qualche volta sapore di odio, è un
tormento in più: per vincerlo, il marchese decide di sposare Zosima Mugnos che ha amato nelladolescenza e
che ora, a trentadue anni, vive con la madre e la sorella nella miseria in cui le ha ridotte la prodigalità del

padre. Poi, mentre Agrippina Solmo passa a seconde nozze con un pastore dei monti, il marchese si dà a una
vita piena di attività in contrasto con lisolamento caro alla sua indole. Ma il ricordo del suo delitto ritorna a lui di
continuo, nellimmagine di un Crocifisso abbandonato in casa, nei racconti dei contadini che vedono riapparire
Rocco sul luogo dellassassinio.
Lo scenario di questa lotta è un paese arso e immiserito da sedici mesi di siccità che screpola la terra, decima
uomini e bestie. Langoscia si fa da una pagina allaltra più spietata e incalzante, si confonde allattesa della
pioggia che i fedeli invocano in processione, flagellandosi. Finalmente le nubi salgono sul cielo di Ràbbato e la
pioggia scroscia, la terra verdeggia e fiorisce, Zosima diviene marchesa di Roccaverdina, linnocente Neli
Casaccio muore in carcere, muore anche don Silvio La Ciura, il santo prete che in confessionale ha conosciuto
il delitto del marchese.
Solo il marchese, sebbene libero da ogni timore e da ogni testimone, non può sottrarsi al suo giudice segreto
che lo assedia e lo spinge alla pazzia. Zosima, che dalla follia del marito apprende il suo delitto, lo abbandona.
A soccorrerlo, pietosa della sua miseria umana, accorre vicino a lui, tutta amore e dolore, Agrippina Solmo, che
gli sta al fianco finché alla pazzia furiosa succede il presentimento della morte.