IL MANIERISMO
IL MANIERISMO
Tendenza stilistica nell’arte, sviluppatesi tra il primo e l’ultimo decennio del sec. XVI principalmente tra Roma, Firenze e Mantova per poi diffondersi in tutta Italia e in Europa. E’ un periodo di crisi storica e religiosa in cui il sacco di Roma del 1527, l’assedio di Firenze del 1530, l’avvento della controriforma sono tutti fattori che determineranno nella coscienza degli artisti un senso di scontentezza. La diffusione della corrente si ebbe soprattutto all’indomani del sacco di Roma quando molti artisti si trovarono nelle condizioni di lasciare la città e si trasferirono in altre corti. Il termine manierismo fa riferimento a tutti quegli artisti che a partire dalla seconda metà del 500 eseguivano le loro opere alla maniera dei grandi artisti come Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Occorre specificare tuttavia che questo movimento non si sviluppò come reazione e rifiuto totale ai canoni del Rinascimento bensì fiorì dal suo interno esasperando alcuni elementi già presenti nell’opera di maestri come Michelangelo. A differenza dei dipinti del tardo rinascimento, la pittura manieristica si caratterizza per composizioni virtuosistiche, complicate ed affollate di figure e per le tinte violente. Nel suo primo stadio il movimento rivelò una certa opposizione ai canoni classici della proporzione, della simmetria e delle prospettive implicite nell’arte rinascimentale matura. Il manierismo si allontana dall’equilibrio dell’arte rinascimentale prediligendo la complessità, la drammaticità, il movimento. La rappresentazione della figura umana tende verso una marcata stilizzazione e prevede spesso pose contorte ed innaturali. Le figure sono caratterizzate da forme allungate e modellate in senso fortemente plastico. Nonostante ogni artista cercasse di far risultare i caratteri individuali e riconoscibili del proprio stile , l’artificiosità e la complessità sono tratti che accomunano le opere di quest’epoca. Nella seconda metà del 500, andò invece accentuando il proprio carattere celebrale e i valori decorativi che gli assicurarono i favori delle corti. Tra i principali rappresentanti: l’allievo di Raffaello Giulio Romano, Domenico Beccafumi, rosso fiorentino e Pontormo. Tra gli scultori il Giambologna e il Cellini.