IL BARONE RAMPANTE DESCRIZIONE

IL BARONE RAMPANTE DESCRIZIONE

IL BARONE RAMPANTE DESCRIZIONE


di Italo Calvino

COMMENTO:

Il libro, scritto tra il 1956 e il 1957, narra di un ragazzo di appena dodici anni, Cosimo, di nobile famiglia. Un giorno, obbligato a mangiare un piatto di lumache cucinate dalla sorella maggiore, Cosimo decide di rifiutarsi e di rifugiarsi su un albero. Il racconto è una storia fantastica, portata agli estremi, perché il protagonista passerà l’ intera esistenza sugli alberi.

La storia si svolge in luogo inventato dall’ autore, Ombrosa, che si può localizzare all’ incirca sulla Riviera Ligure di Ponente. La vicenda è ambientata anche in altri luoghi inventati, come ad esempio Olivabassa, paese in cui si coltivano le olive.

Fin dall’ inizio del romanzo, l’ autore indica la data, ovvero il 15 giugno 1767, in modo da inquadrare il periodo della vicenda. Inoltre fa anche una breve presentazione dei personaggi che circonderanno Cosimo durante la sua vita; essi possono quindi essere già individuati ed ognuno di loro è caratterizzato da due qualità opposte: ad esempio, la madre di Cosimo e Biagio è una dolce e pacifica donna, ma contemporaneamente è una bellicosa generalessa, anche l’ Abate è un uomo rigoroso e spirituale, ma nello stesso tempo un vecchietto indifferente e scoraggiato.

Il libro sfugge a ogni definizione precisa, esattamente come il protagonista, che salta da un ramo all’ altro ed è più inafferrabile di un animale selvatico. La narrazione contiene un umorismo sia poetico che fantastico, il suo stile è fiabesco, perché il principale scopo dell’ autore è quello di divertire e descrivere la vita sugli alberi. Dal testo si possono trarre numerose morali, ma nessuna di queste potrebbe essere quella giusta. Vero è che Cosimo si ribella e decide di vivere per tutta la vita sugli alberi: il suo comportamento, nato inizialmente per gioco, diviene poi una sfida da parte di Cosimo sia verso sé stesso che verso tutto il mondo che lo circonda. Egli vuole sfuggire la società e le convenzioni che lo circondano. Durante l’ evolversi della storia, si può anche notare la crescita del protagonista, il quale impara nuove cose e cambia interessi ed abitudini.

Il libro è nato da un’ immagine legata ai ricordi infantili dell’ autore, è una nostalgica evocazione d’ un paesaggio, quello ligure, in cui Calvino visse. Dopo la seconda guerra mondiale, infatti, il paesaggio ligure si trasformò radicalmente, si riempì di costruzioni e di palazzi e la vegetazione sparì. Ma più che di una evocazione, si tratta di una descrizione di come l’ autore avrebbe voluto fosse il paesaggio ligure, è la composizione, l’ ingrandimento, la moltiplicazione di sparsi elementi di memoria dell’ autore.

Il linguaggio utilizzato è colto e ricercato, quando parlano o appaiono i componenti della famiglia di Cosimo; quando invece nelle scene sono presenti tutti coloro che vivono nel regno di Ombrosa, coloro che circondano Cosimo durante la sua vita sugli alberi, il linguaggio è più semplice e meno complicato.

Un’ altra caratteristica del libro è che la vicenda è narrata interamente dal fratello del protagonista, Biagio, con un duplice scopo: avvicinare il lettore alla vicenda, dandole il calore con cui si partecipa a una storia di famiglia e nello stesso tempo tenere di fronte a essa il distacco di chi la guarda dal di fuori. Per rendere più reale il racconto, in molti punti sono presenti frasi o addirittura interi discorsi in altre lingue, come francese o russo.