I TRATTATI DI PACE 1919-1920

I TRATTATI DI PACE 1919-1920


Ai principi democratici e popolari si sostituiscono la paura del popolo e della borghesia dopo la rivoluzione bolscevica.
Sono ignorati i 14 punti di Wilson (presidente americano) che prevedevano, tra l’altro,
– trasparenza diplomatica e smilitarizzazione;

– smobilitazione dai territori occupati in nome del rispetto della sovranità nazionale e dei confini;

– risistemazione delle colonie considerando i popoli oriundi;

– libera navigazione e abolizione delle dogane;

– creazione della Società delle Nazioni.

TRATTATO DI VERSAILLES con la Germania


la Germania diventa la repubblica di Weimar;
umiliazione della Germania considerata l’unica responsabile del conflitto;
doveva risarcire tutti i danni di guerra per una cifra esorbitante;
veniva privata dell’Alsazia e della Lorena a vantaggio della Francia;
occupazione francese della Saar fino al saldo del debito;
cessione dell’Alta Slesia e dei Sudati a Polonia e Cecoslovacchia;
riduzione al minimo dell’esercito;
evacuazione del Belgio;
rinuncia a tutto l’impero coloniale;

Queste condizioni sono le premesse per lo sviluppo in Germania di un fortissimo spirito di rivincita e di vendetta che facilitano la diffusione dell’ideologia nazista.


TRATTATO DI SAINT- GERMAIN E TRIANON con l’Austria-Ungheria

L’Austria diventa una repubblica a cui si vieta l’annessione alla Germania
Si ricostituisce lo stato polacco a cui viene riconosciuto il corridoio di Danzica
Vengono costituite le repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) a danno della Russia
Vengono assegnati all’Italia i territori stabiliti dal Trattato di Londra (1915) di Trento, Trieste, SudTirolo. Non si assegnano i territori promessi di Dalmazia e Fiume.

Quest’ultima decisione svilupperà in Italia malcontento che darà vita al mito della “Vittoria mutilata” di cui si serviranno i movimenti nazionalisti che genereranno il fascismo.