I NORMANNI TESINA

I NORMANNI TESINA

I NORMANNI TESINA


Popolo di navigatori, i normanni arrivarono sulle coste dell’Italia meridionale via mare. Qui si stabilirono e fondarono uno dei loro regni, che diede alla Sicilia e alle regioni meridionali un periodo di splendore.

DALLA NORMANDIA ALLA SICILIA

Nei primi anni dell’XI secolo, alcuni cavalieri normanni abbandonarono la Francia nord-occidentale, dove secoli prima si erano stabiliti i loro antenati. A bordo delle loro navi, partirono dalle coste della Normandia e si diressero verso l’Italia meridionale alla ricerca di nuovi signori, ai quali offrire i loro servizi cavallereschi.

LA CONQUISTA DELL’ITALIA

L’Italia meridionale era teatro di continue lotte tra i longobardi, Bisanzio (capitale dell’impero romano d’Oriente), il papa e i saraceni. L’arrivo dei normanni portò una nuova ondata di violenze e devastazioni. Essi si inserirono subito nelle dispute locali e in poco tempo riuscirono a conquistare spazio e potere.

Nel 1030 il condottiero Rainulfo Drengot (originario della Normandia) ottenne, dal duca longobardo di Napoli, la contea di Aversa e da lì conquistò Amalfi e Gaeta. Presto lo raggiunsero altri normanni, come la famiglia d’Altavilla.

Roberto il Guiscardo, figlio di Tancredi d’Altavilla, si alleò con il papa e ottenne i feudi di Puglia, Calabria e Campania, mentre il fratello Ruggero strappò la Sicilia agli arabi, dopo una guerra durata dal 1061 al 1091. Nel 1130, il figlio di Roberto il Guiscardo, Ruggero II, unificò tutta l’Italia meridionale nel Regno di Sicilia.

I normanni si espansero poi dall’Italia nel Vicino Oriente. Durante la prima Crociata (1096), Boemondo di Taranto, un altro figlio di Roberto il Guiscardo, conquistò Antiochia e diede vita a un principato che durò fino al 1268.

LA CIVILTÀ NORMANNA IN ITALIA

La dominazione dei normanni portò all’Italia meridionale un periodo di pace e di tranquillità, dopo le aspre lotte di potere tra longobardi, bizantini e arabi. I normanni si convertirono al cattolicesimo, ma furono tolleranti con i popoli di religione diversa, come gli arabi, gli ebrei, i greci.

Il Regno di Sicilia, e la sua capitale Palermo, conobbero un periodo di splendore, che ebbe inizio nel 1139 con la salita al trono di Ruggero II e raggiunse il suo apice quando la corona di Sicilia passò a Federico II, nipote di Federico Barbarossa. Palermo divenne uno dei principali porti del Mediterraneo, e la città fu abbellita di nuove chiese e di magnifici palazzi.

L’economia attraversò un periodo fiorente, ripresero gli scambi commerciali e anche la cultura fu incoraggiata dai sovrani normanni. Intorno alla corte di Federico II si raccolsero molti letterati e intellettuali che diedero vita alla cosiddetta scuola siciliana, definita da Dante Alighieri “la culla della poesia italiana”. A Napoli venne fondata l’Università, e a Salerno nacque la scuola medica salernitana, la scuola di medicina più antica d’Europa, alla quale potevano accedere anche le donne.

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