GUERRA DI SECESSIONE

GUERRA DI SECESSIONE

La guerra di secessione americana fu un conflitto civile che oppose tra il 1861 e il 1865 gli Stati Uniti d’America (l’Unione) a undici stati secessionisti del Sud, organizzati nella Confederazione degli Stati Uniti d’America.

Nella prima metà del XIX secolo gli stati del Nord e quelli del Sud erano portatori di tradizioni e interessi economici, sociali e politici profondamente diversi.

La principale causa di contrasto tra le regioni agricole meridionali e quelle industriali del Nord era l’istituto della schiavitù. Negli Stati del Sud era in vigore l’istituto della schiavitù dei Neri e dominavano interessi economici divergenti da quelli degli Stati del Nord.

Il sistema sudista che annoverava al suo interno oltre quattro milioni di schiavi neri impiegati nelle piantagioni di cotone, tabacco e canna da zucchero, la schiavitù non rispondeva invece alle esigenze produttive delle regioni settentrionali, interessate alla meccanizzazione del lavoro, ed era dunque avversata per ragioni tanto ideali quanto di interesse economico.

Per la durezza dello scontro politico e ideologico, la vastità delle risorse umane e materiali messe in campo, le devastazioni del territorio, il numero dei morti, feriti e invalidi, la guerra di Secessione va considerata il primo dei grandi conflitti dell’età contemporanea.

Questa fase drammatica della storia statunitense si concluse con la totale disfatta del Sud e la definitiva abolizione della schiavitù (1865). Questo, però, non significò affatto l’emancipazione civile e politica dei Neri, che si realizzò pienamente soltanto un secolo più tardi. Seguì un periodo di ricostruzione, che pose le premesse per lo straordinario sviluppo del paese nei decenni successivi.