GUERRA DEI CENT’ANNI

GUERRA DEI CENT’ANNI

GUERRA DEI CENT’ANNI


Per oltre un secolo Francia e Inghilterra si fronteggiarono in un sanguinoso conflitto ( non
continuativo ma interrotto da alcuni anni di pace) combattuto sempre in territorio francese. Fu una
lunga lotta per la conquista della Corona francese che infine sancì la definitiva cacciata degli
Inglesi (con l’eccezione di Calais) dal continente europeo.


CAUSE E SCOPPIO DELLA GUERRA

Nel 1337 la dinastia inglese dei Plantageneti controllava il ducato francese di Aquitania, territorio
economicamente prospero e territorialmente esteso (passato alla corona d’Inghilterra tramite il
precedente matrimonio fra Enrico II d’Inghilterra ed Eleonora d’Aquitania 1152). Questa forte
presenza inglese ostacolava i progetti di riunificazione territoriale del re francese Filippo VI. Di
fatto i territori inglesi sul suolo francese costituivano dei feudi appartenenti al re di Francia, che
Edoardo III re d’Inghilterra si rifiutava di riconoscere, evitando dunque di prestare giuramento a
Filippo VI (salito al potere dopo la morte di Carlo IV) e considerandosi inoltre il diretto successore
del trono di Francia in quanto la madre era sorella del defunto re Carlo IV.
Oltre alle cause dinastiche, vi era una rivalità per il controllo delle Fiandre, area strategica per il
commercio delle lane inglesi, ma sotto l’egemonia politica della Francia.


LE DUE FASI DEL CONFLITTO

La prima fase del conflitto venne nettamente vinta dagli Inglesi, che con una tattica militare più
accurata e con l’uso degli arcieri delle bombarde (sbaragliarono la cavalleria francese (del tutto
impreparata e poco organizzata) e ottennero importanti vittorie a Crécy (1346) e a Poitiers(1356).
La Pace di Bretigny (1360) pose termine alla prima fase del conflitto sancendo la rinuncia al trono
francese da parte degli inglesi ma consegnando l’ Aquitania e Calais all’Inghilterra. Tuttavia
questo trattato venne presto violato dalla Francia che tra il 1364 e il 1380 riconquistò i territori
occupati dagli Inglesi.Dopo circa un trentennio si aprì una seconda fase del conflitto, determinata dai problemi
d’instabilità mentale del re francese Carlo VI e dalla conseguente guerra civile scoppiata all’interno
dell’aristocrazia francese per il controllo del regno. Da una parte la fazione degli Armagnacchi
guidata dal conte d’Armagnac e dall’altra la fazione dei Borgognoni con a capo prima il duca di
Borgogna Filippo l’Ardito e poi il figlio Giovanni Senza Paura che si alleò con Enrico V, re
d’Inghilterra. Così gli Inglesi occuparono la Normandia con la vittoria nella Battaglia di Azincourt
(1415).Nel 1420 con il Trattato di Troyes, Enrico V di Lancaster sposò Caterina di Valois, figlia di Carlo
VI. Alla morte di quest’ultimo il trono sarebbe stato così ereditato dal re d’Inghilterra escludendo in
tal modo Carlo VII, figlio legittimo del re di Francia.


GIOVANNA D’ARCO E LA RISCOSSA FRANCESE

Quando nel 1422 dopo la morte di Enrico V e di Carlo VI, l’infante (aveva solo nove mesi) Enrico
VI venne proclamato nuovo re di Francia e Inghilterra, la Francia si trovava dunque divisa in tre
parti:

  • – la zona inglese a nord e in Guienna;
    – la zona meridionale in cui si era ritirato Carlo VII;
    – la zona della Borgogna facente capo alla città di Orleans.

Gli inglesi decisero quindi di infliggere un ulteriore e duro colpo alla Francia assediando Orleans.
Le sorti della Francia cambiarono in senso positivo grazie alle gesta di Giovanna d’Arco,una
giovane contadina della Lorena, che affermava di essere stata inviata da Dio per salvare la
Francia. Dopo aver convinto Carlo VII, Giovanna ottenne la guida delle truppe del Delfino e
sconfisse gli Inglesi ad Orleans, liberandola dall’assedio. Proprio per questo la giovane contadina
visionaria venne ribattezzata la Pulzella d’Orleans, l’impresa fu di tale portata che permise la
riconquista francese di numerosi territori e consentì in seguito l’incoronazione di Carlo VII come
nuovo sovrano.Nel 1453 tutti i territori occupati dagli Inglesi vennero ripresi da Carlo VII con l’eccezione di Calais,
che rimarrà inglese fino al 1558. Il 1453 è considerato un anno di particolare rilevanza per la
storiografia odierna, poiché oltre a sancire la fine della Guerra dei Cent’Anni, fu l’anno in cui si
ebbe anche la Caduta di Costantinopoli nelle mani dei Turchi e dunque anche l’anno che segna
convenzionalmente la fine del Medioevo secondo gli storici.
FRANCIA E INGHILTERRA, DOPO LA GUERRA DEI CENT’ANNI, si affermarono come solide
monarchie, capaci di dar vita a Stati nazionali unitari e accentrati. La guerra infatti aveva
contribuito ad affermare l’identità nazionale soprattutto in Francia, dove la monarchia uscì
rafforzata. In Inghilterra, invece, il processo di consolidamento della monarchia si ebbe alla fine
della guerra delle Due rose, il conflitto dinastico che vide lo scontro tra le casate di Lancaster e di
York e che si concluse con la fusione delle due casate in una nuova dinastia, quella dei Tudor.
L’Inghilterra, dopo il fallimento dei progetti di espansione verso l’Europa, abbandonò la politica
continentale e si impegnò in una strategia di sviluppo mercantile e marinaro: potenziò la flotta, i
commerci e le industrie, ponendo così le basi per la formazione di una intraprendente classe
borghese.

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