Giuseppe Ungaretti Fratelli commento

Giuseppe Ungaretti Fratelli commento

FRATELLI (da Vita di un uomo)

Commento
Ungaretti scrive questa poesia durante i combattimenti della prima guerra mondiale, nel 1916.

Là dove sembra regnare solo l’odio e la violenza c’è un soldato che nella notte osa rivolgersi ad altri soldati usando la parola fratelli. In quel clima di tensione, la parola fratelli risuona come una parola tremante, pronunciata con timore e trepidazione; è una timida parola d’amore, tra un massacro e l’altro; è una parola bella, fragile e tenera come una foglia appena nata; questa parola fratelli, è salita in modo spontaneo, quasi involontario, alle labbra di un soldato consapevole della propria fragilità, che cerca la salvezza nella solidarietà degli altri: è il segno della sua ribellione della sua rivolta contro l’assurdità della guerra.


Di che reggimento siete 
fratelli? 

Parola tremante 
nella notte 

Foglia appena nata 

Nell’aria spasimante 
involontaria rivolta 
dell’uomo presente alla sua 
fragilità 

Fratelli