Giovanni Verga relazione su Malaria

Giovanni Verga relazione su Malaria


1 L’ambiente è desolato = DESCRITTIVA; avviene una descrizione del paesaggio.
2 La malaria fa ammalare molti = DESCRITTIVA; entrata in scena di un personaggio figurato.
3 Le case nella pianura = DESCRITTIVA; cambiamento di luogo.
4 L’oste = DESCRITTIVA; cambiamento di luogo.
5 Le galline, l’asino, il cane la lucertola = DESCRITTIVA; cambiamento di luogo.
6 La vita delle famiglie = DESCRITTIVA; cambiamento di tempo + PROLESSI.
7 Il peso da pagare = DESCRITTIVA;
8 Il camparo di Valsavoia = NARRATIVA; entrata di un personaggio + ANALESSI.
9 L’oste aveva perso tutti i suoi figli = DIALOGATO-NARRATIVA; entrata di più personaggi + ANALESSI.
10 Salvataggio dell’ultimo figlio dell’oste = DIALOGATO-NARRATIVA; entrata di più personaggi.
11 Cirino riesce a sopravvivere = NARRATIVA; entrata di un personaggio.
12 Viene costruita una ferrovia = DESCRITTIVA; entrata di un oggetto + cambiamento di luogo e tempo.
13 L’oste aveva perso 4 mogli = NARRATIVA; entrata e uscita di più personaggi + ANALESSI.
14 la malaria aveva ucciso tutte le mogli dell’oste = NARRATIVA; cambiamento modalità narrativa
15 Mommu è l’unico cliente dell’oste = NARRATIVO-DESCRITTIVA; cambiamento di tempo.
16 Molta gente è immune dalla malaria = NARRATIVO -DESCRITTIVA; cambiamento modalità narrativa.
17 L’oste non gradisce la ferrovia = NARRATIVA; entrata di un personaggio + cambiamento di luogo
18 L’oste lascia l’osteria = NARRATIVA; cambiamento di tempo
19  Nella ferrovia è presente un altro mondo = NARRATIVO-DESCRITTIVA; entrata di un oggetto.


-TEMPO

le vicende si svolgono intorno all’800, periodo della diffusione della malaria in Sicilia. Sono presenti tre analessi e li troviamo nella sequenza 8 ( storia del camparo di Valsavoia), 9 ( storia dei figli dell’oste ) e 13 (storia delle mogli dell’oste). Prevale nel testo la pausa, che si trova per lo più nella parte iniziale del brano (sequenze: 1, 2 e 3 ) per decriverci l’ambiente. Data la presenza di molte sequenze descrittive l’andamento del brano è molto lento.


-SPAZIO

le vicende sono ambientate ai piedi dell’Etna e il narratore, ci fa una descrizione curata nei minimi dattagli in modo lineare e progressivo. Il paesaggio è desolato non per il clima, ma per il protagonista principale che domina su tutta la scena. Gli ambienti dove si svolgono le vicende sono tutti esterni, ad eccezione di alcuni accenni di ambiente interno ( l’osteria).


-PERSONAGGI

 I personaggi vengono tutti presentati dal narratore che è esterno e si limita a raccontare i fatti senza intervenire. Il personaggio principale che predomina sulla scena è la Malaria, che incide molto non solo sull’ambiente, ma anche sui personaggi che sono tutti statici, non cambiano nel corso della vicenda e ripetono sempre le stesse azioni : gli uomini la sera escono e si mettono sull’uscio, le donne allattano i propri figli, l’oste sta sempre dietro al bancone in attesa di un cliente, Cirino aspetta continuamente l’arrivo del treno e Mommu regolarmente in ogni intervallo si reca dall’oste a bere un bicchiere.


-RIASSUNTO

La Sicilia, e precisamente la città ai piedi dell’Etna, è una landa desolata a causa della malaria che fa strage di uomini. L’oste, insonnolito, apriva  e chiudeva gli occhi nella speranza che qualcuno venisse da lui a prendere qualcosa, ma niente da fare. Gli uomini, verso la sera si affacciavano sull’uscio con le mogli che allattavano i propri figli. Per il popolo la malaria veniva vista come una cosa normale.
-Il prezzo da pagare per aver avuto unn’annata così buona- dicevano molti e nel frattempo le persone morivano. Questa era stata la fine del camparo di Valsavoia, che da 30’anni combatteva tra la vita e la morte prendendo solfato e decotto d’eucalipto. L’oste aveva perso anche tutti i suoi figli, tre maschi e due femmine. L’ultimo di loro, per la disperazione, andò a buttarsi nel lago ma venne ripescato dal padre che lo sgridò. La malaria però non aveva effetto su alcune persone, come Cirino lo scimunito, che, nonostante la brutta vita che conduceva, era rimasto immune. In quei paesini venne costruita anche una ferrovia che fece si che i viandanti fossero più rari e questo fu un duro colpo per l’oste che, quando gli affari andavano bene, aveva avuto quattro mogli, e venne soprannominato l’ “Ammazzamogli”, Mommu era l’unico cliente dell’oste che veniva durante l’intervallo tra un treno e l’altro. Le persone che viaggiavano nel treno erano felici e spensierate, senza essere colte dalla malaria. L’oste, facendo bancarotta e non potendo mantenere l’affitto dell’osteria e della stalla, andò a lavorare in ferrovia, e guardava il treno vedendolo come porta di accesso ad un nuovo mondo.