GIOVANNI VERGA L’AMANTE DI GRAMIGNA
GIOVANNI VERGA L’AMANTE DI GRAMIGNA
L’amante di Gramigna è una novella di Giovanni Verga appartenente alla raccolta Vita dei campi. Essa è strutturata in due parti. Nella prima Verga introduce all’amico Salvatore Farina il suo concetto di arte realista: i fatti devono raccontarsi da sé, senza l’intromissione di una mano esterna, se non per un eventuale finale a sorpresa, tant’è che Verga non spiega questa o quella cosa, ma lascia al lettore l’eventuale risposta o il più probabile dubbio.
Nella seconda parte si svolge invece la storia, vera così come Verga l’ha sentita, finale a parte. Di vero ci sono le avventure di un brigante, tale Gramigna, il cui nome viene dall’erbaccia “maledetta” che cresce nei campi, e l’amore di una ragazza, Peppa, che difatti neppure lo conosce! Da qui parte la novella: Peppa era promessa sposa ad un giovane molto facoltoso del suo paese, se non che un giorno lo pianta per amore del brigante. Nel paese si scatena il putiferio: le donne raccontano che i due s’incontrano di nascosto nella cucina, e che lei lo nasconde sotto il letto; la madre di lei accende lampade votive in chiesa, la chiude in casa e serra gli usci con le immagini votive; il curato le tocca “il cuore colla stola, onde scacciare quel diavolo di Gramigna che ne aveva preso possesso“. (Da: Giovanni Verga, L’amante di Gramigna). Ma Peppa in tutto ciò continua ad affermare di non conoscerlo… finché un giorno sente la gente parlare di una sparatoria e del fatto che il brigante era stato ferito tra i fichidindia di Palagonia. La ragazza fugge, di notte, e raggiunge il brigante, ferito e nascosto; quindi decide di seguirlo, procurandogli quando possibile da mangiare e da bere… finché un giorno Gramigna viene ferito gravemente dai compagni d’armi (una specie di corpo di polizia pagato dai proprietari terrieri) e preso insieme all’amante.
La madre di lei vende il corredo e l’oro per pagare gli avvocati e liberarla; Peppa resta chiusa in casa finché sua madre muore. A quel punto lascia il paese e va al carcere dove pensa sia detenuto Gramigna nel tentativo di rubargli anche solo qualche sguardo. Ma lui non è lì; lei invece ci resta, non sa più dove andare, prestando qualche servizio ai carabinieri (che ormai ammira) per guadagnarsi da vivere…
Soltanto quando partivano per qualche spedizione rischiosa, e li vedeva caricare le armi, diventava pallida e pensava a Gramigna. Da: Giovanni Verga, L’amante di Gramigna.