Gaio Valerio Catullo LA POETICA

Gaio Valerio Catullo LA POETICA


L’esperienza poetica di Catullo matura nell’ambiente dei poetae novi, che legano strettamente le proprie opere con la cultura ellenistica; trova affermazione la “poesia breve”, fatta di pochi versi, ma scritti con stile e profondi di significato.

Questa tendenza è particolarmente evidente in Catullo: la brevitas dei polimetri e degli epigrammata, l’elogio teorico, la lunga elaborazione stilistica, le variazioni espressive e le citazioni allusive sono tutti modelli che prendono spunto dalla cultura greca.

La lirica catulliana non si limita tuttavia ad una semplice imitazione della poesia greca; la personalità del poeta è evidente soprattutto nel soggettivismo che rispecchia le vicende sentimentali.

La componente soggettiva nella poesia latina era già presente nelle satire di Scipione su Lucilio, ma solamente i poetae novi hanno saputo infondere i propri sentimenti, opinioni e giudizi nel testo. Per apprezzare il soggettivismo catulliano bisogna da una parte prendere le distanze dal sentimentalismo a volte eccessivo, dall’altra non bisogna credere che le situazioni narrate siano solamente semplici finzioni letterarie. Il giusto equilibrio tra questi due livelli di interpretazioni assicura sia un effetto immediato sul sentimento del lettore, sia l’innalzamento al livello dell’arte dal filtro della convenzione letteraria e dell’emulazione di modelli ellenici che rende l’opera ad una cerchia ristretta di lettori.