Friedrich Wilhelm Nietzsche

Friedrich Wilhelm Nietzsche

Nato a Röcken 1844 , filosofo, poeta e filologo classico tedesco, uno dei pensatori più importanti del XIX secolo. Figlio di un pastore luterano, rimasto orfano in tenera età, Nietzsche venne allevato dalla madre e dalla sorella. Dopo essere stato ammesso alla celebre scuola teologica di Pforta, contrariamente alle aspettative della madre, che l’avrebbe voluto pastore, Nietzsche studiò filologia classica alle università di Bonn e Lipsia, diventando professore della disciplina all’università di Basilea a soli 24 anni; in quell’epoca si delinearono sempre più chiaramente le sue inclinazioni filosofiche. Fu amico del musicista Richard Wagner, ma in seguito il loro rapporto degenerò progressivamente e si ruppe nel 1878; da alcuni anni, tuttavia, Nietzsche era malato e sofferente di crisi nervose; la salute cagionevole lo aveva costretto al congedo dall’insegnamento nel 1876. Nel 1889 fu colto da una grave forma di pazzia da cui non si riprese mai; visse errando per l’Europa, spesso ospite di amici e protagonista di complicate vicende umane e sentimentali. Ricoverato dapprima in clinica e poi curato dalla sorella Elisabeth, morì a Weimar  nel 1900.
Studioso della cultura greca, in particolar modo dei presocratici, di Platone e di Aristotele, Nietzsche attinse ispirazione anche dalle opere di Arthur Schopenhauer e dalla musica di Richard Wagner.
Tra le sue opere si ricordano: La nascita della tragedia dallo spirito della musica (1872), Considerazioni inattuali (1872-74), Così parlò Zarathustra (1883-85), Al di là del bene e del male (1886), Genealogia della Morale (1887), L’Anticristo (1988), La gaia scienza (1882), Ecce Homo (1889). Dagli anni Sessanta è in corso di completamento l’edizione filologica italo-tedesca delle opere complete di Nietzsche da parte di Giorgio Colli e Mazzino Montinari.
Fra le tematiche più ricorrenti negli scritti di Nietzsche, asistematici e ricchi di percorsi argomentativi tra loro correlati, è rintracciabile la deriva etica e la destituzione dei valori fondamentali per la vita individuale (rappresentati soprattutto dal cristianesimo), fatto che egli definisce nichilismo; l’annientamento dei fondamenti morali e religiosi della civiltà occidentale viene sintetizzata nella celebre affermazione: “Dio è morto”. Ai valori tradizionali, propri di una “morale schiava” caratterizzata dalla debolezza dell’individuo e dal risentimento che nasconde l’interesse (esemplare la morale cristiana del sacrificio), Nietzsche oppone una “trasvalutazione” che darebbe vita alla figura dell’uomo disincantato e consapevole del nulla, eroicamente responsabile della propria finitezza, il superuomo (Übermensch) nato per andare “oltre” l’uomo del presente.
Il superuomo afferma la vita accettandone la sofferenza, il dolore e le contraddizioni che l’accompagnano con gioioso (dionisiaco) amore per l’esistenza; è un creatore di valori ed è per questo privo di valori fissi e immutabili, al di là del bene e del male, artefice di una “morale autonoma”.
Secondo Nietzsche, ogni comportamento umano è motivato dalla “volontà di potenza”. Nella sua accezione positiva, la volontà di potenza non rappresenta unicamente l’esercizio del potere sugli altri individui, ma anche su se stessi a fini creativi.
Il pensiero di Nietzsche è stato talvolta interpretato come paradigma di una società oligarchica ed è stato identificato con le filosofie totalitarie. Molti studiosi negano queste connessioni, attribuendole a un fraintendimento dell’opera di Nietzsche; l’opera postuma La volontà di potenza (1906), inoltre, che sembrava corroborare questa interpretazione, si scoprì essere il frutto di un accostamento arbitrario di aforismi operato dalla sorella Elisabeth e dall’amico Paul Gast.
Le teorie di Nietzsche sono all’origine delle riflessioni di protagonisti del pensiero contemporaneo come Karl Jaspers e Martin Heidegger, del filosofo ebreo-tedesco Martin Buber, del teologo tedesco-americano Paul Tillich, dello scrittore Albert Camus e di Jean-Paul Sartre, di Michel Foucault e di Jacques Derrida. Nietzsche esercitò un fascino profondo sui pensatori esistenzialisti, sulle correnti fenomenologiche, strutturaliste, sul poststrutturalismo francese e sui movimenti connessi con il postmoderno. Buona parte della filosofia contemporanea francese e tedesca nasce sotto il segno di Nietzsche, così come a lui si ispirano le correnti di critica letteraria statunitense che si definiscono “decostruzioniste”.