Gli appunti i testi e le citazioni contenuti nel sito sono messi a disposizione gratuitamente, con finalità illustrative didattiche, a carattere sociale, civile e culturale.
“Sora, è la mattina del 31 maggio 1944. Reparti neozelandesi guidati dal Generale Freyberg, provenienti da Broccostella e preceduti da un cannoneggiamento aereo contro il monte di San Casto, giungono nei pressi del Ponte di Ferro abbattuto dalle mine tedesche. Una piccola folla, composta soprattutto da ragazzi, corre incontro alle truppe liberatrici. Improvvisamente da una mitragliatrice tedesca posta sulla montagna, alle spalle del Vescovado, viene sparata una pioggia di proiettili che si riversa su quel gruppo festante. Il giovane sarto Vincenzo Ferri resta a terra colpito a morte mentre altri ragazzi rimangono feriti. Poco dopo le truppe neozelandesi passano il fiume all’altezza delle case di San Silvestro ed entrano nel centro della città ponendo fine all’occupazione tedesca”.
DAL DIARIO DELLA 5ª BRIGATA NEOZELANDESE:
“La topografia di Sora ricordava molto quella di Cassino: la città era sovrastata da un’alta collina sormontata da un castello e immediatamente si trovava un’alta montagna di 3000 piedi, chiamata Colle Sant’Angelo. La strada 82 attraversava la città, così come una ferrovia diretta ad Avezzano. Per la difesa dell’area che andava da Sora a Balsorano i tedeschi avevano posto la propria 44ª Divisione “Hoch und Deutschemeister” e, nella fattispecie, un battaglione del 134° Reggimento, uno del 132° Reggimento, una batteria di artiglieria leggera e un battaglione del Genio.
Lo scopo del nemico era quello di mantenere aperta la via della ritirata verso l’Abruzzo al 51° Corpo da Montagna.
Nonostante tutto però, il 29 maggio il 28° Battaglione Maori raggiungeva il Colle Monacesco, ad appena due chilometri da Sora. durante quei momenti si ebbe uno spiacevole incidente: alle 7 del mattino circa sei cacciabombardieri con le insegne degli Stati Uniti bombardarono per errore il nostro assembramento, provocando due feriti e distruggendo un certo numero di veicoli. Subito dopo le nostre forze, con le compagnie C e D investirono Brocco (Broccostella – N.d.T.).
Al mattino del 31 maggio finalmente il 20° Reggimento Corazzato accompagnato dal 28° Battaglione Maori entrarono in città, continuamente contrastati dal fuoco di mortai e anticarro, specialmente dalle parti della stazione ferroviaria. Alla fine si riuscì a ricacciare indietro i tedeschi, ma questi fino all’ultimo bersagliarono le nostre truppe dall’alto delle colline con mitragliatrici e mortai”.