FOSCOLO ALLA SERA PARAFRASI
FOSCOLO ALLA SERA PARAFRASI
Forse perché della fatal quiete
tu sei l’immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all’universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
PARAFRASI
Forse (è) perché  tu sei l’immagine della  morte  (che) giungi a me così gradita, o sera!
E (sia) quando ti accompagnano con gioia le nubi estive e i venti che portano il sereno,
e (sia) quando dal cielo carico di neve fai scendere  sulla terra lunghe tenebre inquietanti
sempre scendi gradita, e ti impadronisci dolcemente delle parti più intime del mio cuore.
Tu mi fai vagare con i miei pensieri sulle tracce che conducono alla morte; e intanto passa velocemente questo tempo infelice, e svaniscono con lui le tante preoccupazioni
nelle quali il tempo si consuma con me;
e mentre io contemplo la tua pace, si placa quello spirito combattivo che si agita dentro di me.