Forme di ribellione nell’età medievale e moderna

Forme di ribellione nell’età medievale e moderna

Rivolte contadine: vanno dal M.E. al XX sec. ma sono particolarmente frequenti nel XIV-XV sec.: Fiandre (1323-28), Francia (jacquerie, 1358), Inghilterra (Tyler, 1381), Catalogna (1409-13, poi 1462), Jütland (1411), Germania (Memmingen, 1525). In alcuni casi si congiungono a rivendicazioni di tipo religioso: hussiti in Boemia, lollardi in Inghilterra o luterani in Germania.
Si hanno poi nel XVII sec. (fra 1620 e 1640) in Boemia e Austria, Francia, Inghilterra, Spagna, Polonia.
Infine, nel XIX-XX sec. le ribellioni sono legate da un lato allo sviluppo del capitalismo agrario (Romagna) dall’altro all’arretratezza di alcune regioni (Andalusia o Mezzogiorno): sono guidate da socialisti o anarchici.

 Rivolte urbane: in età comunale si hanno conflitti fra i ceti popolari e gli strati al potere (nobiltà, popolo grasso) guidati dalle arti di mestiere; mentre nelle città fiamminghe (Gand, Bruges) le lotte sono contro il Conte. Tuttavia non vi sono sempre precisi progetti e organizzazione politica: nel 1647 Masaniello guida a Napoli la sollevazione degli strati più umili.
Con lo sviluppo industriale si vedono man mano maggiori caratteri di rivendicazione politico-sociale.


 Jacquerie: nel 1358 si ebbe una ribellione spontanea (senza un vero progetto politico) dei contadini nell’Ile-de-France (un’area piuttosto ricca), guidati da un certo Jacques Bonhomme.
In un paese devastato dalla guerra dei cent’anni, essi vanno contro ai nobili che, pur con tutti i privilegi e l’imposizione delle corvés, sono incapaci di difendere i laboratores. Verranno in breve sterminati.
In realtà, episodi di questo tipo costellano tutta l’età moderna fino alla Rivoluzione Francese e il termine ‘jacquerie’ è venuto a indicare qualunque ribellione violenta senza scopi (politici) o motivi precisi.

 Ciompi: nel 1378 i lavoratori salariati dell’arte della lana (arte minore) rivendicano, oltre al diritto di associazione, quello di rappresentanza politica nel Comune di Firenze. Michele di Lando e i suoi riescono a conquistare il potere, e quindi il riconoscimento politico, ma la forza economica dell’oligarchia magnatizia riesce in breve ad avere la meglio.

 La ribellione di Tyler: si hanno tensioni sociali anche in Inghilterra. Nel 1381 Tyler (un contadino) e Ball (un sacerdote), cercano l’appoggio di Re Riccardo II contro la nobiltà, consapevoli del secolare contrasto esistente in cui spesso la corona era risultata soccombente. Tuttavia il Re preferisce compattarsi coi nobili, mentre le bande contadine sono disperse dalla «gendarmeria corazzata che era la nobiltà» (H. Pirenne).

 Memmingen: nel 1525 i contadini, contando sull’appoggio di Lutero, stendono in 12 articoli richieste precise contro le pretese della feudalità, anche se con tono pacifico richiamandosi alla Bibbia: è il loro documento di protesta e il programma di riforme. Memmingen, nel Sud della Germania, è una città imperiale con tradizioni ostili al patriziato in cui convergono le esigenze degli «uomini comuni» (contadini o cittadini) contro i ceti superiori cittadini, divenendo per i contadini una sorta di «città aperta».

 Giacobinismo: teorie e comportamenti politici espressi nella Rivoluzione francese, specie nel biennio 1792-94, poi ripresi. I caratteri: 1) sovranità popolare; 2) diffidenza verso ogni forma di rappresentanza politica; 3) si crede opportuno, in situazioni di emergenza, l’accentramento del potere nelle mani di gruppi ristretti; 4) produce comportamenti politici di tipo tumultuoso (in questo solo rapportabile alle jacquerie) e assembleare con una radicalizzazione dello scontro politico (visto come fattore di coesione e antidoto alla passività sociale e politica).
Forme di giacobinismo sono nella ‘congiura degli uguali’ di Babeuf e nei suoi seguaci (Buonarroti); mentre in generale il socialismo della I e II internazionale ne prende le distanze. Solo con Lenin si ripropongono forme leaderistiche di lotta politica che alcuni hanno definito ‘giacobine’.


1289 Tumulto dei follatori a Bologna.
1296-1306 Tensioni sociali a Douai (Fiandre).
1311-13 Scioperi in diverse città dell’Inghilterra e delle Fiandre.
1320 Movimento dei «pastorelli» in Francia: si congiungono motivi di protesta religiosa e rivendicazione sociale.
1323-28 Rivolte contadine e urbane nelle Fiandre (stroncate dall’esercito francese).
1337 Scioperi a Gand (Fiandre).
1340 Rivolta contadina in Danimarca.
1344 Tumulti dei tessitori a Poznan (Polonia)
1345 Scioperi e disordini a Firenze dopo l’arresto di Ciuto Brandini che aveva cercato di organizzare una fratellanza tra cardatori e operai non appartenenti alle arti.
Scioperi a Gand (Fiandre).
1346 Agitazioni e scioperi a Firenze.
1346-54 Scioperi e agitazioni, congiunte con manifestazioni antisemite, a seguito dell’epidemia di peste in diverse aree della Germania e della Francia.
1358 Jacquerie nelle campagne francesi e sommossa di Etienne Marcel a Parigi.
1363-84 Movimento dei tuchins (miserabili) in Linguadoca (Francia), estesosi poi in Piemonte.
1375-95 Scioperi in Polonia contro il divieto di costituire associazioni di lavoratori salariati.
1377-84 Agitazioni e ribellioni in diverse città della Boemia.
1378 Moti e agitazioni a Puy e a Nimes (Francia).
Tumulto dei Ciompi a Firenze.
1379 Disordini e sollevazioni a Gand e in diverse città francesi.
1380 Sollevazioni nelle Fiandre (soprattutto a Bruges e a Gand).
Agitazioni antifiscali in diverse località della Francia. Disordini a Lubecca (Germania).
1381 Moti a Gand e in alcuni centri della Francia.
Rivolte in Inghilterra: i ribelli, dopo avere preso Canterbury, entrano a Londra (giugno); segue una dura repressione (luglio/agosto) per l’intervento del re e dei nobili.
1382 Rivolte antifiscali in Francia; agitazioni a Parigi e a Rouen (stroncate l’anno dopo).
1395 Iniziano in Catalogna le agitazioni dei contadini spagnoli, che per quasi un secolo si opporranno ai loro signori (fino al 1471).
1411 Agitazioni nelle campagne dello Jütland (Danimarca).
1419-36 Guerre hussite in Boemia (nel 1420 i taboriti fondano la loro comunità).
1422-31 Rivolte contadine nella Francia centro-meridionale.
1435-65 Vari episodi di ribellismo assieme a forme di brigantaggio nelle campagne francesi.
1436-40 Sollevazioni dei contadini in Scandinavia.
1450 Rivolta di ispirazione lollarda (seguaci di Wycliffe) in Inghilterra.
1462 Ribellione dei contadini catalani (Spagna).
1484-87 Ondata di sollevazioni in Spagna.
1487-1517 Susseguirsi di rivolte contadine in Germania. Nel 1517 Lutero affigge le sue 95 tesi.
1521-23 Ribellione dei Cavalieri (piccola nobiltà) contro i grossi feudatari laici e ecclesiastici tedeschi.
1525 Müntzer è uno di capi della rivolta dei contadini che seguono le idee di Lutero: articoli di Memmingen (Germania).
1649 Il Rump Parliament di Cromwell condanna a morte Carlo I Stuart.
1662-75 rivolte di Boulogne; Vivarais; Bordeaux, Bretagna, Rennes contro il fiscalismo di Luigi XIV.