ETTORE AFFRONTA ACHILLE

ETTORE AFFRONTA ACHILLE

Tetide, vista la decisione irremovibile di Achille, si reca dal dio Efesto il fabbro degli dei, a chiedergli di fabbricare delle nuove armi per il figlio; frattanto Achille, spinto dagli dei, si mostra ai nemici sul margine del fossato che circonda il mura di protezioni delle navi: alla sua vista e all’orribile grido che per tre volte l’eroe fa prorompere dalla sua gola, i Troiani fuggono disordinatamente , mentre gli Achei possono così recuperare il corpo di Patroclo e comporlo nella bara. Inizia la veglia funebre e nella notte il campo acheo risuona degli alti lamenti di Achille. Al sorgere del sole Tetide consegna al figlio le nuove armi divine. Mentre gli Achei si dispongono sul campo di battaglia, l’eroe si arma e, imbracciando l’asta, balza sul carro ed avanza splendente come il sole incontro ai nemici. Nuovamente gli dei scendono fra i combattenti a proteggere chi i Troiani chi gli Achei. La strage infuria, aizzata da una parte di Achille e dall’altra da Ettore. Achille incalza come una furia i nemici uccidendone una gran quantità mentre tentano di trovare scampo gettandosi nel fiume Scamandro, le cui acque si tingono completamente del sangue degli uccisi. Priamo, allarmato, ordina allora di aprire le porte di ***** per accogliere i superstiti. Soltanto Ettore, sordo alle implorazioni del padre che lo invita a rientrare con gli altri nella città, decide di restare a sostenere lo scontro con il formidabile; ma, alla vista di Achille che gli fa incontro terribile e minaccioso, viene preso dal terrore e si dà alla figura incalzato implacabilmente dal Pelide. Per tre volte i due compiono il giro delle mura di troia. Zeus, a quella vista, impietosito per Ettore, getta sulla bilancia del destino le sorti dei due eroi: quella di Ettore si abbassa, indicando che l’ora di