ENRICO IV RIASSUNTO

ENRICO IV RIASSUNTO

ENRICO IV RIASSUNTO
Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra.


Nasce nel 1050 dall’imperatore Enrico III ed Agnese di Poitiers. A quattro anni viene incoronato re di Germania e, alla morte del padre, solo due anni più tardi diviene imperatore (ma, poiché aveva solo sei anni, è sua madre a prendere decisioni per lui).
Annone, arcivescovo di Colonia (Germania), è interessato a prendere il governo effettivo dell’Impero e per questo rapisce il giovane Enrico. Annone raggiunge il suo obiettivo ma, dal 1063 deve dividere questa carica con Adalberto, arcivescovo di Amburgo e Brema. A un certo punto è solo Adalberto a governare, finché Enrico, divenuto maggiorenne, assume lui stesso il potere.
Nel 1073 diviene papa Gregorio VII.
Come si vedrà fra poco, negli anni a seguire ci sarà un lungo scontro fra l’autorità della Chiesa e il potere dell’Impero (lotta per le investiture).
Nell’anno in cui diventa pontefice Gregorio VII, nell’Impero di Enrico IV i Sassoni si rivoltano con l’appoggio di principi laici ed ecclesiastici; nel 1075 Enrico IV riesce a domare la rivolta e chiede a papa Gregorio VII di deporre i vescovi ribelli. Il pontefice non accetta e inoltre, mediante il Dictatus Papae, non solo toglie all’imperatore la facoltà di investire i laici con il titolo di vescovi, ma stabilisce anche il potere del pontefice di scomunicare e deporre l’imperatore; per risposta l’imperatore di Germania Enrico IV raduna i vescovi che gli erano fedeli e dichiara deposto il papa. Il 22 febbraio 1076 il papa scomunica Enrico e lo dichiara decaduto dal trono. La scomunica fa perdere sudditi a Enrico; è quindi necessario convincere il papa a ritirare la sua decisione: per questo Enrico raggiunge Gregorio VII nel gennaio 1077 al castello di Matilde di Canossa, dove il papa era ospite. L’imperatore è costretto ad aspettare davanti al portone d’ingresso del castello per tre giorni e tre notti inginocchiato sulla neve col capo cosparso di cenere; solo dopo il papa lo incontra e il 28 gennaio ritira la scomunica, ma non la dichiarazione di decadenza dal trono.
Rodolfo di Svevia viene eletto re al posto di Enrico da alcuni principi tedeschi ed è incoronato imperatore. Nel 1080 Enrico convoca un Concilio a Bressanone in cui fa deporre il papa ed elegge Guiberto di Ravenna come antipapa col nome di Clemente III. Nello stesso anno Rodolfo di Svevia muore in un combattimento.
È sempre nel 1080 che presso Volta Mantovana l’esercito fedele ad Enrico IV sconfigge le truppe sostenitrici di Gregorio VII guidate da Matilde di Canossa (che l’anno prima aveva donato tutti i suoi beni alla Chiesa ed era interessata a mandar via da Ravenna l’antipapa Clemente III).
Nel 1083 Enrico IV assedia Roma e la occupa nel 1084, mentre Gregorio VII si ritira in Castel Sant’Angelo. Il 24 marzo Clemente III incorona Enrico imperatore.
Intanto Roberto il Guiscardo libera Gregorio VII e in Germania è eletto un altro antiré, Ermanno di Lussemburgo. Enrico IV rientra in Germania e riesce a riconquistare il trono, mentre intanto Roberto il Guiscardo e Gregorio VII muoiono; ma Enrico trova un nuovo avversario nel nuovo papa Urbano II.
Nel 1090 ritorna nei territori italici, ma viene ripetutamente sconfitto dalle truppe di Matilde a favore del papa.
In quello stesso anno in un privilegio Enrico fissa i diritti degli ebrei di Worms: tutela della vita e della proprietà, libertà economica e religiosa, diritto ad avere servitori cristiani, giurisdizione autonoma tra ebrei. Si tratta di una normativa rivoluzionaria che segnerà per secoli, sia in positivo che in negativo, le relazioni tra ebrei e cristiani.
Nel 1094 Corrado, primogenito di Enrico, già designato re di Germania, si ribella al padre e viene privato del trono. Nel 1104 anche Enrico, il secondogenito, si rivolta contro il padre e lo costringe a rinunciare a ogni potere. Enrico IV si ritira presso il vescovo di Liegi, annuncia l’intenzione di riprendere la guerra contro il figlio per recuperare la corona, ma alla vigilia dello scontro tra i due presso Visé, Enrico IV muore dopo una breve malattia (7 agosto 1106).


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