ECCO MORMORAR L’ONDE PARAFRASI
(Rime, vv. 1-14)
TORQUATO TASSO
PARAFRASI: Ecco al vento del mattino le onde produrre un rumore lieve e oscillare i rami e i piccoli alberi, ed (ecco) cantare piacevolmente i soavi uccellini sopra i rami verdeggianti e risplendere il cielo ad oriente;
Ecco, ormai appare l’alba e si riflette nel mare, e rende sereno/luminoso il cielo e il dolce freddo abbellisce le campagne, e colora d’oro le alte montagne. O bella e errante Aurora, la brezza è tua messaggera e tu (a tua volta) lo sei della brezza che ristabilisce ogni animo infiammato di desiderio.
TESTO
[1] Ecco mormorar l’onde
[2] e tremolar le fronde
[3] e l’aura mattutina e gli arboscelli,
[4] e sovra i verdi rami i vaghi augelli
[5] cantar soavemente
[6] e rider l’orïente:
[7] ecco già l’alba appare
[8] e si specchia nel mare,
[9] e rasserena il cielo
[10] e le campagne imperla il dolce gelo,
[11] e gli alti monti indora.
[12] O bella e vaga Aurora,
[13] l’aura è tua messaggera, e tu de l’aura
[14] ch’ogni arso cor restaura.
Schema metrico: 14 versi con 10 settenari e 4 endecasillabi con schema aaBBccddeEffGg