EACO EBE ECATE

EACO EBE ECATE

EACO EBE ECATE


EACO

Figlio di Zeus e della ninfa Egina. Quando la sposa di Zeus, Era, seppe che il marito aveva generato un figlio illegittimo, la sua gelosia si abbatté sull’isola alla quale la ninfa aveva dato il suo nome, un’isola prospera e felice sulla quale regnava Eaco. Era avvelenò i corsi d’acqua e ordinò ai venti del sud di soffiare senza tregua. I raccolti andarono perduti e venne la carestia. In quel caldo torrido gli abitanti morirono uno dopo l ‘altro bevendo l ‘acqua avvelenata dei fiumi. Disperato, Eaco si rivolse al padre Zeus, che inviò su Egina delle piogge rinfrescanti le quali fecero cessare i venti contrari e rinnovarono le acque correnti. Poi trasformò in esseri umani le numerose formiche che popolavano quella terra. Egina riprese vita e i mirmidoni (dalla parola greca murmex, che significa formica) lavorarono di gran lena per ridare all’isola la prosperità di una volta. Eaco divise le sue terre fra i suoi nuovi sudditi e l ‘isola ritrovò la pace. Eaco ebbe due figli, Telamone e Peleo, che fu il padre di Achille. Quest’ultimo fu accompagnato all’assedio di Troia da un esercito di mirmidoni.


EBE

Figlia di Zeus e di Era, Ebe è citata da Esiodo e appare a parecchie riprese nell’opera di Omero. Nell’Iliade (libro IV) è l’ancella degli dei, a cui mesce il nettare. Più avanti (libro V) immerge nell’acqua suo fratello Ares dopo il duello con Diomede. Nell’Odissea (libro XI) è la sposa di Eracle, in un brano la cui autenticità non è certa. Tuttavia negli Eraclidi, Euripide segue questa tradizione. Oltre a ciò, non esiste alcun mito relativo ad Ebe, di cui è stato ritrovato un solo santuario a Flio.


ECATE

Ecate è una dea che non possiede una mitologia propria. In origine è una divinità della fecondità onorata nell’Asia Minore e in Beozia. Secondo Esiodo discende da Ponto e da Gea, la madre dei Titani, e quindi non appartiene all’Olimpo. Tuttavia Zeus, lungi dall’opporsi a Ecate, le assegna una parte importante. Divinità benevola, la sua potenza è al servizio della felicità degli uomini in campi molto diversi : la vittoria in guerra, la prosperità del bestiame e la ricchezza dipendono dalle sue buone grazie. Ecate divide con Artemide certe funzioni quali la cura dei bambini e dei giovani. Effigiata sovente con tre teste e talvolta anche con tre corpi, Ecate era in realtà una divinità dalla personalità multiforme, ora benigna e diurna, ora malefica e notturna.