DOMENICO VENEZIANO

DOMENICO VENEZIANO

DOMENICO VENEZIANO


Domenico Veneziano Soprannome di Domenico di Bartolomeo (Venezia 1405 ca. – Firenze 1461), pittore italiano, tra i maggiori innovatori della pittura fiorentina del primo Rinascimento. Molti suoi dipinti sono andati perduti e l’attribuzione di altri alla sua mano è controversa. Tra le sue prime opere, l’affresco con il Tabernacolo dei Carnesecchi (1438-1440, National Gallery, Londra) rivela l’influenza del pittore fiorentino Masaccio. Espressione più matura e originale della sua arte è il tondo con l’Adorazione dei Magi (1440 ca., Staatliche Museen, Berlino), nel quale la rappresentazione del paesaggio sullo sfondo si rivela fortemente innovativa rispetto alla maniera pittorica del suo tempo: particolari ed elementi architettonici anticipano stilemi e canoni che si andranno affermando nel corso del Rinascimento.


La sua opera più importante, la pala d’altare per Santa Lucia dei Magnoli a Firenze, testimonia una notevole perizia nella rappresentazione prospettica, resa attraverso elementi architettonici e giochi di luce e ombra. L’atmosfera chiara e luminosa del pannello centrale (Madonna con il Bambino e i santi Lucia, Francesco, Giovanni Battista e Zanobi, 1445-1448, Uffizi, Firenze), che si contrapponeva nel rigore delle linee e nell’equilibrio degli spazi alla grave monumentalità della pittura del Masaccio, costituì un punto di riferimento fondamentale per il successivo sviluppo della pittura fiorentina. La predella che originariamente accompagnava la pala d’altare è stata smembrata e si trova in parte al Fitzwilliam Museum di Cambridge (Annunciazione, Miracolo di san Zenobi), in parte alla National Gallery di Washington (San Francesco riceve le stimmate, San Giovanni Battista nel deserto), in parte, infine, agli Staatliche Museen di Berlino (Martirio di santa Lucia).